Note a margine n. 636

CHE VE LO DICO A FARE?

 

I fatti, in brevissimo. Più o meno. Come abbiamo sentito dire. Telefonata in diretta tv. Dice che il grillino ministro Bonafede abbia offerto al magistrato grillino Di Matteo – ritenuto un meritevole campione del movimento – il posto di Capo dipartimento penitenziario (DAP). Dicono, tra l’altro, che il compenso sia di E.300.000,00 l’anno. Interessante, a dir poco. Ci penso 48 ore. Tuttavia, dopo nemmeno 24 ore, quello accetta l’incarico. Ma il ministro dice che ha cambiato idea, che ha già nominato un altro, Basentini; e, per non far incazzare il magistrato per il voltafaccia, gli offre l’ incarico di Direzione degli Affari penali, cioè una specie di avamposto della lotta alla mafia. ruolo che fu di Giovanni Falcone; un po’ sotto, ma pure importante (dicono 160.000,00) l’anno. Interessante anche questi. Ma il magistrato s’indigna e rifiuta. I capi boss isolati al 41 bis, parlando da soli (?) e non immaginando nemmeno lontanamente di essere intercettati (?), appresa la notizia (?) della possibile ‘sgradita’ nomina di Di Matteo, se n’erano tutti lamentati. Come e con chi: irrilevante. E che minchia è? Mo’ dobbiamo fare contenti i boss!? Dobbiamo trovare una via di mezzo?! Sempre nella stessa diretta, telefonata di risposta del ministro. Ma dai, le cose non sono andate così! Che minchia andate a pensare. Vivo sotto scorta! Sai quanti 41 bis ho firmato io?
A seguire, articoloni e articolesse, ad accusandum, ad opponendum, ad adiuvandum; e non manca il coglione che dice che è stato solo un semplice malinteso. Chi si aspettava che qualcuno chiedesse al Di Matteo perché ha sollevato la questione soltanto due anni dopo gli accadimenti da lui riferiti, perché il nominato al posto di Di Matteo è piaciuto e a chi, chi o che cosa fece cambiare idea al ministro, non è rimasto deluso: l’informazione, se è di merda, deve restare tale. Per coerenza. Tutto il resto è secondario, opinabile, politicabile. Il sommerso presumibile, resta accuratamente sommerso, nonostante qualche tipico galleggiamento che sfugge dal fondale. Per le anime belle, quelle meno belle passate al trucco e parrucco, e per i minchioni poliformi.
A seguire: sommosse nelle carceri, Basentini si è dimesso non si sa perché ed è stato subito sostituito da Petralia non si sa perché, scarcerazione e domiciliari dei boss al 41 bis per motivi carognavirus19, forse una retromarcia da ‘ripensamento sanitario’, una nomina al CSM. Non credo che, tuttavia, che siamo alla conclusione. Il cuore è uno zingaro e va.
Io, nel mio piccolo, una mezza idea di massima ce l’avrei almeno sull'”aroma” della vicenda. Ma che ve la dico a fare? Speriamo che arrivi presto il tempo, al chiuso di una cabina, per metterci una bella croce sopra.

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