RICCHI E RICCONI
“Esclusi i ricchi dalle cariche politiche”. Un euro in meno e sei dentro; un euro in più di dieci milioni di euro, patrimonio tra mobili ed immobili, e sei fuori: sarebbe conflitto d’interesse. Quello economico; gli altri tipi di interessi, a cominciare da quelli ideologici, quelli personali revanchisti, etc. non contano. E’ l’ultima ideona al bazar delle comiche – finali, si spera – di un governo da strapazzo, cantastorie e saltimbanco che, per ciò che sta facendo e si ripromette di fare, non ci meritiamo assolutamente, per quanto gravi possano essere le nostre colpe d’essere stati e di continuare fare gli italiani. Che, essendo diffusamente teste di cazzo specializzate, ambiamo a farcele omologare ogni volta che siamo chiamati a votare. Per la serie: io so’ io e ci tengo, così come ci tesi.
Ora, premesso che, non avendo io un patrimonio economico del genere, né direttamente né tramite prestanome, io non vengo minimamente lambito da questa fetecchia normativa e, comunque, dentro o fuori limite, mai mi sfiorerebbe l’idea di sputtanarmi il nome e involgarirmi la dignità, oltre a compromettermi la salute respirando, ad insufficiente distanza di sicurezza, la stessa aria degli ambienti-palazzo, devo appuntarmi qualche riflessione, a braccio, prima che mi passino di mente. Lessico volutamente sintonizzato a misura.
A parte la concreta impossibilità di verificare con misure obbiettive i veri valori patrimoniali (sparsi in Italia e altrove) ai dichiarati fini ostracisti; a parte la chiara incostituzionalità della suddetta regola concepita nella cloaca di qualche similcervello abortito o in precoce decomposizione da ignoranza o da altre gravi malattie, a cominciare dalla cialtronite in su. Con buona pace anche dell’art. 2 e altri della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e dell’art. 81 e altri della Costituzione Europea. Mai sentito parlarne?
Ma, a parte le ‘quisquilie’ normative surrichiamate (ma ne esistono altre), conosciute ai più, vanno stigmatizzate la grettezza mentale e la miopia discernitrice dei relativi promotori palazzisti di una inusitata regola-scorreggia a bassa frequenza. Perché a cani e porci, ma certamente non a loro, è ormai dato di sapere da tempo che, provvisoriamente al palazzo, contano meno di un cazzo, perché sono tutti semplici portatori d’acqua dell’elettorato attivo, sono le interposte persone, sono gli uomini di paglia di chi – ricco di danaro o di alti poteri ben più condizionatori da magico pifferaio – non può o preferisce non esporsi in chiaro, direttamente, detta le regole e condiziona a proprio interesse e misura la vita e le sorti del Paese. Il fenomeno Grillo e & dovrebbe insegnarci qualcosa. Eppure, non è così: in molti ci marciano, tutti gli altri non ci arrivano.
Altro che 10 milioni. 10 coglioni e passa. Pezzenti mentali, smettetela di provarci. Fanculo. Prendetene coscienza, pentitevi e suicidatevi affogando nell’umido organico.