Note a margine n. 588

presepe

IL PRESEPE

 

Tanto per dire anche la mia sul Natale; e sulla tradizione del Presepe che, per via dell’esibizionismo mediatico di quattro miserelli affabulatori tonacati che s’aggiungono ai laici della banda bassotti impegnati nello speranzoso lecchinaggio delle nuove ‘risorse’ venuti a portarci il “nuovo stile di vita”, è stato artatamente trasformata in pietra dello scandalo e istigante movente di battaglia. E, dato che mi riferisco soprattutto a gente della risma del chiomato Luca Favarin – variopinto abusivo del don tuttora in servizio in quel di Padova, fondatore e presidente di una onlus beccasoldi dagli allocchi – lo dirò con lessico acconcio, in poche parole e naif, come mi vengono. Che l’inusitata situazione e la singolarità dei personaggi non meritano la continenza dell’usuale garbo.
Questa sua conclamata e feroce avversione alla rappresentazione del Bambinello che nasce è merda.
Gli sarà utile, magari, per promuovere la vendita della sua pubblicazione sui migranti che ci ha tenuto ad accreditare infiocchettandola con la prefazione-niente popòdimeno-di Gad Lerner. Hai detto niente, l’impressione! Per la serie: “Avevano cominciato col rompere i coglioni col Crocifisso…” in classe, perché quell’ometto così ridotto impressionava i bambini, addestrati nei noti canali tv e nei bagni della scuola dove si stuprano e riprendono in video le bambine per metterle in rete.
Chiedersi il perché la santa madre Chiesa, già ampiamente inguaiata per le diffuse indecenze, oscenità, aberrazioni, introiata di depravazioni, continui a conservarsi stretto in seno certi modelli di umanità e non li mandi a cagare altrove in qualche adeguata latrina è, forse, un altro mistero di Fatima che nemmeno la Madonna avrebbe potuto svelare. Figuriamoci se possiamo darcene conto e pace noi poveracci, stremati fedeli della resistenza ed ex credenti in questa associazione a delinquere che ha tradito e sta tradendo il suo santo fondatore, azzerandone il sacrificio e facendone fallire il salvifico progetto.
Inutile porsi delle domande: basta guardarlo questo esemplare, come si presenta e s’acconcia allo specchio. Dategli uno sguardo, trattenendo il vomito. Se possibile.

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