FAR WEST
Sull’onda di un certo cretinismo nostrano – incazzato, ma pur sempre cretinismo – che ha fatto sparacchiare pallini ad aria compressa e uova su bersagli umani interpretati come non si dovrebbe, si è levata un’ondata di protesta e di indignazione mai vista prima d’ora e che ha coinvolto persino un sussulto da parte del Presidente del Repubblica. Anche di fronte a precedenti e non rari episodi aggressivi di ben altra portata ci era mancata la sua voce che, oggi, invece, raccogliamo proprio mentre in Parlamento si sta cercando di ‘quagliare’ qualcosa di concreto in merito alla legittima difesa sulla quale hanno ciambottato in molti senza esiti apprezzabili e ragionevoli.
Certo, dopo il prolungato e stretto silenzio del Colle che abbiamo dovuto cogliere dopo la pur lunghissima serie di violenze, feroci ed anche mortali, consumate ai danni di innocui e pacifici italiani per mano soggetti “sociomarginali”, poi assicurati dalla giustizia e non alla giustizia, sorprende la particolare tempestività dell’input unilaterale che lo ha smosso dal suo riserbo e ci ha fatto sentire unici destinatari del suo richiamo e delle sue preoccupazioni. E’ davvero difficile non vivere questo step come una ulteriore conferma dell’amaro e già convinto disagio che ci portiamo nel cuore, ci disorienta ancora di più e ci alimenta il diffuso senso di ingiustificato abbandono in cui percepiamo ormai d’essere relegati come vittime predestinate. Altrettanto difficile e improbabile appare, per questa via, il raggiungimento di un clima che giustifichi le fiducie necessarie alle auspicate pacificazioni sociali. Si stigmatizzi il paventato far west, ma anche la strage degli innocenti già in atto da tempo.