NELL’INTERESSE ESCLUSIVO DELLA NAZIONE
Ho appena assistito al rituale giuramento dei Ministri del nuovo Governo nelle mani del Capo dello Stato. Mi pare superfluo qui rammentare il percorso travagliato che ha visto vivaci contrapposizioni istituzionali per via di confliggenti interpretazioni normative sulle attribuzioni del Presidente della Repubblica.
Da come si erano messe le cose temevo il peggio; per fortuna, poi ha prevalso il buon senso che ha consigliato un accomodamento – penso piuttosto formale – e ha reso possibile dotare finalmente il nostro Paese di un Esecutivo, Mentre bordate di attacchi ingiuriosi ci vengono sparate contro la nostra autonomia di scelta non solo dalla stampa estera ma anche da soggetti che meglio dovrebbero rappresentare quell’Europa promessa e mai mantenuta.
Nella mia vita professionale ho prestato giuramento solenne ben tre volte. Come Avvocato, come Docente di ruolo e, infine come Magistrato. Sempre con rinnovato e profondo coinvolgimento interiore.
Una cerimonia sobria che, però, non manca di una certa solennità e mi ha anche emozionato non solo come cittadino italiano perché mi evoca personali ricordi e propositi sinceri; non pochi finiti chissà dove. Difficile fare un oggettivo, onesto bilancio.
Oggi odo pronunciare parole di fedeltà che si concludono “ …nell’interesse esclusivo della Nazione”.
E mi domando quale sia il primo e dove sia la seconda.
E non so venirne a capo.