CRONACA. DI TUTTI I COLORI
La cronaca: nera, rosa, verde, etc… Se ne parla in termini di diritto. Ma il giornalismo è anche altro. Molto di più. E la formula d’acchiappo-attenzione è sempre e puntualmente data dalle 3 ESSE: sesso, soldi, sangue. Stupidità – c’è pure quella, ma viene sottovalutata – eppure, i suoi effetti sono davvero devastanti. Ma è impegnativo pensarci. Noioso rifletterci. In questo tipo di informazione 3 S c’è ed opera una particolare alchimia, quella della immedesimazione istintiva del lettore inconsciamente coinvolto dalla paura che possa accadere a lui o dalla invidia che non sia accaduto a lui. In questo senso, fanno leva l’irresistibile istinto di conservazione e l’incontenibile egoismo che, per la loro naturalità, non risparmiano nessuno. I colori foschi dell’allarmismo e del sensazionalismo, poi, sono elementi-spezie usati dall’autore per dare il massimo di sapore e risalto al suo lavoro e assicurarsi di fare man bassa nell’emotività del lettore, colpendo e attraversando il suo gusto e il suo disgusto. Oggi si dice ‘parlare alla pancia’. Suo punto debole. Fatti e sentimenti da libro Cuore deamicisiano sono materiali obsoleti, irrisi, messi in dubbio, negati persino nella loro consistenza letteraria, disconosciuti nella loro dimensione pedagogica. D’altro canto, il materialismo avanzante e la diffusa sensazione/convinzione della provvisorietà non sono utili stimoli a riflettere oltre un limite molto ravvicinato o a interessarsi d’altro, andare oltre il comodamente accessibile, a semplice portata di mano. L’acrisia e l’escapismo dilaganti sono terra fertile per un mondo-divertimentificio. E non altro. Ed ecco che la cronaca si colora.