AHIME’
Con la sfacciata sicumera che li connota, dando per scontato che la massa dei propri votanti li seguirà gregalmente nelle loro opportunistiche scelte, gli esponenti dei vari partiti si stanno producendo in uno spettacolo osceno di camarille per concludere tra loro alleanze, accordi, pattuizioni preelettorali, sottobanchi, con la mira di garantirsi i quorum e qualcosa di più, come la partecipazione al palladium party con tutte i noti ricchissimi benefici, premi e cotillons per il lustro legislativo che viene. Si agitano, in particolare modo, i fancazzisti all’ arrembaggio e i soggetti che più temono di rischiare la trombatura di ritorno, consapevoli d’ essersi alienati, con ogni tipo di porcata, la stima ed ogni altra considerazione da parte degli aventi diritto. Ci si dedicano a tempo pieno ormai, le mejo facce di bronzo, di gomma, di culo, di sindacalisti, di governatori e di zoombi riesumati dall’ ambiente; e persino i due a suo tempo eletti a presiedere super partes Camera e Senato che, invece, si stanno dando da fare non poco inter partes in vista delle prossime votazioni politiche, incoraggiati dal successo noto a tutti.
Vedi caso, a comando di timer, scoppiano pure ‘scandali’ sessisti, e non più giovani virgulte di cinelandia, innocenti verginelle alla memoria, si rammentano all’ improvviso e tutte assieme di quanto hanno sofferto e vanno sui social a piangere e ad accusare gli allungamenti di mani di registi/produttori-orchi che ci provarono attentando alla purezza della loro aire d’arte. Circa venti anni or sono; quelle che gradirono le avances – e si conoscono anche per via di carriere/meteore – ci stettero e non vengono certo a raccontarcelo; le altre parlano di molestie. Solo oggi; ‘Vent’anni dopo’, il sequel di Dumas a ‘I tre moschettieri’ è meno avventuroso. E così scatta la crociatashow; e se scatta la crociata social, s’ avanza sempre una capapopolo per l’ acchiappo dei voti. Les jeux son faits. E chi era destinata ad essere espulsa a calci nel culo si precostituisce il modo di reincastrare le chiappe nello scranno e continuare l’ opera di distruzione sistematica dell’ Italia, già avviata con le note connivenze.
L’ intrallazzo delle occasioni spregiudicate ha fatto cadere maschere e ultimi veli, e ha messo a nudo una variegata paraculerie umana di cui, tuttavia, avevamo già avuto prove o sentori, e che porta a autopromuoversi pure nelle scuole e nelle chiese non risparmiate dalla nouvelle vague di politicanti allo sbaraglio. Docenti e preti conniventi o sottoschiaffo danno ampio spazio nelle aule e sui pulpiti per lasciare la parola a merdacce che dichiarano che gli italiani vanno educati all’ accoglienza, all’ integrazione e persino al voto. Messi sotto i piedi l’ intelligenza, il senso critico, la libertà e la dignità degli elettori irregimentati dai pifferai dell’ armata dei senza vergogna. Nelle sedi ‘competenti’ si affossano progetti di leggi impellenti e si fanno leggi cazzare per resuscitare sentimenti sepolti da un pezzo e farne un ‘movimento’ pernacchio per épater le bourgeois, e altre pro stranieri d’ ogni tipo, meglio se colored, e li si candidano per arraffarne i voti. Si attendono un grazie di riconoscenza ma ne riceveranno solo cosette nel sedere. Questo è più che certo.
Cisco il ‘criollo’ e il suo galante sancho panza ci mettono il carico da undici ad ogni occasione, e omologano tacitamente i confessionali a luci rosse e le canoniche hot, ridotte a postriboli per l’ esercizio di perversioni ributtanti con la attiva partecipazione di rispettabili casalinghe e ragazzini subornati.
Ahimè, non si salva niente e nessuno. Nemmeno errori o omissioni; e neanche le apparenze.