Note a margine n. 524

AL VOTO, IN SICULO SICULARUM

 

Oggi si vota in Sicilia. Presto, se ci accompagna una botta di culo con l’ ultima ventata di una democrazia in mano a quattro campioni di dispotismo, voteremo tutti. Ed io mi chiedo come si potrebbe mai perdonare all’ arroganza di quei politici che hanno smesso ogni rapporto col Paese reale, avventurieri che hanno messo le mani sulla Costituzione per depauperarla, cacasenni che hanno pasticciato sulla lingua italiana per renderla ridicola, maestrine che vogliono “educare “ gli italiani per farci piacere per forza ciò che non ci piace, che hanno mortificato il nostro Paese. E che ciò hanno fatto, cinicamente abbandonando gli italiani in gran parte nella miseria più nera e tutti nelle mani di una invasione di massa e dell’ affarismo d’accoglienza, della follia delle porte aperte a tutti, delle requisizioni dei proprietà private, politici delle parentele bancarie, politici pavidi che ci costringono a subire violenze e aggressioni senza difesa, nemmeno con le parole, delle pensioni d’oro e quelle miserabili, dei contratti Rai senza decoro, dei crocifissi rimossi per una fantozziana e collusa riverenza verso stranieri, esaltati che vogliono elargire lo ius soli erga omnes, rancorosi che si occupano ancora di legiferare sul partito fascista, abbatterne i monumenti, abraderne le iscrizioni,.. La bolla bolda, imploderà e, come molti altri, presto sarà sepolta nell’ oblio che accede al vuoto dell’ inutilità e sommersa dalle macerie della sua arrogante supponenza; obsolescente persino per l’ umorismo, sparirà finanche dalle barzellette e macchiette cui ha fornito consistenti scorte di materiale ad uso della creatività satirica italiana, nonostante le minacce di querele e denunce in perfetta sintonia col personaggio. Certo si dimenerà dal suo ufficio con segreteria che spetta agli ex presidenti della Camera, le proverà tutte col sostegno di noti personaggi, bianchi, neri, guelfi, ghibellini, residenti ed anonimi ‘esiliati’, e forse qualche patetico incarico le riuscirà di strappare tanto per non uscire di scena del tutto e tra i fischi, restare nel milieu, passerellare sul red carpet delle star e poter ancora ciambottare nella vita degli italiani che tanto poco rispetta e molto disprezza. E ignora quanto questi disprezzino lei. Nulla di più: non c’è partito del suo schieramento disposto al suicidio mettendola in lista; e se c’ è, ben venga.

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