Note a margine n. 514

andate-a-cagare

DURA LEX SED LEX

Secondo un precisissimo dato pubblicato recentemente dall’ OCSE, gli aiuti italiani – già svenati per la spesa interna pro immigrazione selvaggia e relativo affarismo – a favore dei Paesi dell’ Africa subsahariana si sono ridotti del 51 % negli ultimi sei anni. In netta controtendenza, nel solo 2011 il nostro Paese ha versato ben 576,9 milioni di dollari, vedi caso, alla Repubblica Democratica del Congo. Vedi caso, il Paese della signora Kienge Cécile, vedi caso dal settembre 2010 portavoce nazionale della rete ‘Primo Marzo’ promoter dei diritti dei migranti, vedi caso, scelta nel 2010 come testimonial nella campagna di sensibilizzazione sull’immigrazione realizzata dall’Ufficio di Roma dell’ OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Vedi caso, appena eletta deputato alla Camera il febbraio 2013 per il PD in Emilia-Romagna, al Parlamento, promotrice con altri firmatari della proposta di legge sul riconoscimento della cittadinanza (ius soli) ai figli degli immigrati nati in Italia. In mancanza di un italiano capace e competente, nominata ministro dell’integrazione dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014, vedi caso, si è occupata de facto soprattutto della immigrazione africana in Italia che da quell’ anno è cresciuta a dismisura, con l’assist di Bergoglio ed altri personaggi ben definiti, ha arricchito con danaro pubblico numerosi operatori del settore reclutamento, trasporto e collocazione in loco.
Oggi, grazie alle nuove direttive che bloccano gli sgombri delle case occupate abusivamente, legittimando, di conseguenza, anche l’ appropriazione indebita e il furto dei beni che vi si trovano, compresi i consumi e le utenze, la criminalità ha ricevuto un nuova chance affaristica: la ricerca, la individuazione e la offerta di case ‘occupabili’, ancorché arredate, regolarmente e legittimamente abitate, l’organizzazione delle occupazioni anche violente e con estromissione dei legittimi abitanti, specie se anziani o infermi soli e indifesi, estorsioni, minacce, ritorsioni. Data la estrema convenienza garantita dallo Stato, la domanda è molto alta. Affari d’ oro, una pacchia tassesente. Tranne che per i disgraziati depredati che ancora credono e sperano nella giustizia.
Tuttavia, vedi caso, la licenza non riguarda tutti gli altri sgombri e sfratti degli italiani ‘non abusivi’ finiti sotto il torchio della morosità delle pigioni o dei ratei mutui bancari, o sotto esproprio esattoriale. Che pertanto, verranno severamente eseguiti con la inesorabile forza pubblica. In un Paese serio e civile come il nostro, dura lex sed lex.

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