TRANNE, OVVIAMENTE…
Nel suo blog ‘I pensieri di una vecchia checca’ sul Giornale on line, Nino Spirlì ha appena pubblicato un paio di suoi pensieri col titolo ‘Scacco matto ai Cristiani‘, che ho letto d’ un fiato attendendomi la solita arguzia e combattività che contraddistingue il giornalista. E invece, questa volta, forse per la prima volta, ho dovuto darmi per vinto difronte ad una dolente arrendevolezza, quasi fatalista. Ma, giunto alla mia età – non credo inutilmente – ho imparato che quella dell’ ormai disperato è una variabile virale che non risparmia nessuno e nemmeno i vaccinati possono starsene al sicuro dal contagio del profondo sconforto. Del tipo di quello che puoi vedere venire oppure che può prenderti alle spalle, che in progressione esponenziale sta contaminando la nostra gente flagellata dall’ uragano di eventi che molta poca speranza di salvezza lasciano nutrire. Tranne, ovviamente, i criminali autoctoni o import, innominabili per legge, i figli di puttana, generici o specializzati, che prudentemente bisogna tacere, i burocrati sguazzanti nel garbuglio, i banchieri apicali, la mejo parte di politici traditori e dei magistrati volitanti, tutti avvertiamo il peso di un avvenire precipitatoci addosso come un flagello. Che non era quello che ci aspettavamo. Forse ce lo meritavamo ma non sappiamo ancora perché.
Capisco lo stato d’ animo sgomento di Spirlì e, tra gli altri commenti dei lettori, gliel’ ho scritto che persone come lui non possono lasciarsi andare; “ …troppo è il coraggio che sei stato capace di infondere tra i disperati e derelitti di questo sciagurato Paese finito nelle mani dei barbari. I peggiori dei quali sono tra i militanti della nostra politica, la cui opera e la cui incapacità a prendere reale atto dello stato di cose e a prendere decisioni per il nostro salvataggio li pongono alla stregua di rovinosi infiltrati per sabotare e sbranare questa nostra patria. E darla in pasto cannibale. Sanno che non risponderanno mai a nessun tribunale perché mai nessun tribunale li chiamerà a rendere conto; che non daranno conto a nessuno della loro arroganza e supponenza tollerata e, anzi, sostenuta surrettiziamente dagli ammiccamenti dei loro complici seduti altrove. Il ricordo feroce di persone appese in piazza a testa in giù non li sfiora nemmeno come non sfiorava chi fece, però, quella fine.
Ormai, tutto il nostro sistema Paese è stato modulato nel senso antitaliano, anticristiano, ed è la cartina tornasole di un processo invasivo ed aggressivo allestito e messo in atto per ignoranza o connivenza anche da parte di una Chiesa che sta vergognosamente tradendo la parola di Gesù Cristo. Messia o Profeta. Se la nostra gente riuscirà salvarsi dalla strage totale, da un nuovo olocausto, sarà un miracolo. Non so da parte di chi, perché, allo stato delle cose, è ragionevole dubitare se ne basterà uno solo. E chi potrà testimoniare o raccontare dei martiri subiti e che subiremo ancora, lo farà con orrore. La Storia prenderà in consegna i grandi nomi di omuncoli e ne farà ciarpame. Non ci saremo; ma ne siamo certi che sarà così. Accidenti!”
Ah, a proposito di omuncoli, ho dimenticato in punta di penna i ladri e i vandali che ci stanno distruggendo come una grande Palmira; e, prima di loro, i farabutti nostrani che non so declinare al femminile. Sorry.