J.P.G.
Sono certo che, nel suo genere, persino Joseph Paul Goebbels, il famigerato ministro della propaganda nazista, aveva un minimo di dignità professionale e, perciò, avrebbe rifiutato la farsesca pantomima organizzata da una folta squadra di guitti governativi a nostro libro paga e poi andata in scena dalla Casa Bianca urbi et orbi. Perché il “dottore” non avrebbe potuto fare a meno di chiedersi “ma chi cazzo posso prendere per il culo co’ sta pagliacciata!?”, che si vede lontano un miglio che si tratta di guittata dei poveri! Che quello, malvagio era, ma fesso no.
Da un lato, un potente Capo di Stato US ormai agli sgoccioli con i bagagli già pronti per tornare a non essere un cazzo o quasi, come si usa in democrazia; perché solo in Italia i politici non scadono mai e continuano a vita a gravitare attorno alla mangiatoia dei privilegi e dei bocconi del pubblico danaro. Dall’ altro lato, un rampante presidente del Consiglio per caso, notoriamente considerato meno del due di picche già in Europa e figuriamoci negli USA, che ha trasformato un referendum confermativo in una sfida personale da “vincere” (sic!) per sopravvivere, dopo aver asfaltato a suo uso e consumo il Parlamento e punta, ormai platealmente, ad accentrare il potere spacciando per necessaria e conveniente una revisione costituzionale raffazzonata, ingarbugliata e illiberale, dalle prevedibili conseguenze negative sul funzionamento degli Organi Istituzionali e sulle libertà partecipattive del Popolo Italiano, sovrano alla memoria.
La dispendiosa gitarella in US di questa nutrita comitiva all’ italiana, con tanto di mogli, amici, giullari, etc. per motivi di personale propaganda referendaria pro SI e non certo per motivi istituzionali, ma ugualmente con ingentissimi costi addebitati indistintamente a tutti gli italiani, è stata ovviamente concertata dalle reciproche ambascerie che hanno concordato persino i sorrisi, gli abbracci, le pacche sulle spalle, gli ammiccamenti, gli elogi, le battutine sceme e le slinguate a favore delle osannate ‘ambiziose riforme’, con tanto di promesse di aiuto all’ Italia in caso di vittoria renziana. Un’ ultima cena con la troupe d’ animazione venuta da lontano, ricchi premi e cotillon.
Chi immaginava che ad un referendum possano prevalere i Si o i No, come espressione della volontà popolare, si aggiorni: qui si mira a ‘vincere’, è la guerra personale del sig. Renzi per la sua scalata al potere e il risultato sarebbe la sua vittoria o la sua sconfitta.
Ecco il motivo di questa farsa spregiudicata che, a parte la stampa locale campionessa del mondo di markette, sulla libera stampa americana e di altri Paesi ha collezionato una bella compilation di sarcastiche disapprovazioni e sfottò: conquistare pubblicamente l’ endorsement degli americani (che in mille altri modi hanno mostrato di non interessarsi della nostra politica) per accaparrarsi, loro tramite, il voto degli italiani all’ estero procurandosi l’ entusiasta approvazione di un malato ormai terminale della politica USA, apparso visibilmente stanco ma soprattutto scoglionato per la pantomima. Dovendo abbozzare, tra l’ altro, alla pietosa guittata del cavolo ‘nero’ consigliato a Michelle da un ridens della comitiva renziana, e memore, forse, del casino che, a suo tempo, sollevò sulla stampa italiana specializzata in cazzate a gettone la parola ‘abbronzatura’ rivolta a Barack.
Forse, solo per via di questo rozzo ma molto scorretto escamotage ce la faranno a vincere il referendum e ad accentrare pericolosamente i poteri istituzionali. Non credo che i movimenti per il NO si stiano muovendo a contrasto sullo stesso terreno. E ancora una volta la totalità degli italiani avrà il governo voluto soltanto dai più cinici tra loro. Per la serie facciamoci del male.
E, lo dico a futura memoria: la vera democrazia, ormai persa, se persa, sarà soltanto un ricordo che farà mordere la coscienza a molti, ridere gli imbecilli e compiacere i dispotici inconsapevoli d’ essere destinati alla solita brutta fine che la Storia gli riserva senza misericordia. Una brutta fine che prima o poi arriva per ciascuno di loro.
Feltri sta massacrando senza pietà il Renatino forzista. Questo rompe il fronte e porta male.
Non credo che gli italiani siano così sprovveduti. Il giochetto non è sfuggito all’attenzione della gente e non credo questa se ne resti indifferente. Quando è in gioco la libertà bisogna essere seri e darsi da fare sul serio. Ciao Prof.