SCISMUNITI NEL CIAMBOTTO
Riporto (ancora una volta) il testo integrale di un canone (articolo) del nuovo e vigente Codice Canonico, Ordinamento giuridico interno della Chiesa Cattolica valido anche per i fedeli, promulgato il 25 gennaio 1983 e presentato il 03 febbraio 1983 dal grande Papa Giovanni Paolo II, improntato espressamente a due criteri essenziali: “…la fedeltà al Concilio, che si è cercato di tradurre il più fedelmente possibile in norme giuridiche” e “l’altro, che non è meno importante, è la fedeltà alla tradizione giuridico-legislativa della Chiesa”. Ed il Pontefice, tra l’altro, tenne a rispondere esplicitamente alle domande: “Che cos’è — ci si chiede — il diritto nella Chiesa? Risponde esso alla perenne ed universale missione, che queste parole supreme del Vangelo assegnano, nella persona degli Apostoli, proprio alla Chiesa? Si adegua esso alla sua natura genuina di Popolo di Dio in cammino? E perché il diritto nella Chiesa? A che serve? …il «IUS SACRUM», che vige ed opera all’interno della Chiesa…”. I testi ufficiali sono facilmente rintracciabili in internet.
Bene; qui mi preme riportare il canone n. 2241 con alcune sottolineature “Le nazioni più ricche sono tenute ad accogliere, nella misura del possibile, lo straniero alla ricerca della sicurezza e delle risorse necessarie alla vita, che non gli è possibile trovare nel proprio paese di origine. I pubblici poteri avranno cura che venga rispettato il diritto naturale, che pone l’ospite sotto la protezione di coloro che lo accolgono.
Le autorità politiche, in vista del bene comune, di cui sono responsabili, possono subordinare l’esercizio del diritto di immigrazione a diverse condizioni giuridiche, in particolare al rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del paese che li accoglie. L’immigrato è tenuto a rispettare con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi oneri.”
In pratica, tuttavia, in Italia, loschi figuri laici a nostro libro paga ma indottrinati papaveri e papavere della setta della bonanza accogliente, fanno tutt’ altro, incentivando l’ invasione assoluta e inculcando indiscriminatamente nello straniero d’ ogni genere e risma, compresi pericolosi malintenzionati e gaglioffi dai conti in sospeso con la loro legge, la convinzione di poter venire qui a fare impunemente ogni porco comodo, pretendere, disobbedire, senza contribuire, senza tenere conto dei limiti delle nostre concrete possibilità. E a spese della vivibilità degli italiani ormai vessati, violati, traditi e depredati anche dagli stessi responsabili del bene comune, riccamente mantenuti con danaro pubblico che, invece, avrebbero l’ obbligo primario della fedeltà alla cosa pubblica secondo il detto dell’ art. 54 della Costituzione.
Se poi, al coretto laico di queste anime belle dell’ accoglionatura dell’ open doors si unisce anche quella religiosa del papa-fenomeno che predica l’immigrazione di tutti in aperta contraddizione con la sua stessa legge, è più che lecito chiedersi se siamo in pieno scisma, ciambottato, surrettizio ma evidente, da ricovero: ché persino nei famosi casini occorrevano rigorose condizioni per entrare.
A questo proposito mi ero già chiesto (v. note n. 448) che razza di religione anarcoide professa ‘sto Papa freelance. E oggi, tanto per regolarmi, mi chiedo se, in questi sensi antitaliani, sia solo la sua voce o se a questa si accordi anche quella di una schiera di galantini, assimilati e altri pretoriani scismuniti al seguito, e se, in questo aspro contesto, sia maturata la inusitata e ancora inspiegata renuntiatio dell’ ultimo Papa che, nel complesso, non mi fece fare brutti pensieri. Che qui, per decenza, non posso dire. Che questi preti, i cazzi sono loro ma le disperate conseguenze sono tutte nostre. Accidentacci!
Caro Prof., la bella spiaggia da dove sto postando fino all’ anno scorso era ancora vivibile. Oggi è sotto invasione di una fila continua di gente che vuole vendermi qualcosa e approfitta per sedersi all’ ombra del mio ombrellone considerato che sono sola. Non le dico i modi e gli sguardi e le parole…Non sarà il problema per questo paese ma io mi sono rotta di essere lasciata alla mercè di questa gente. Ciao…
Le anime belle predatorie di tutto ciò che è italiano devono essere mandate a casa urgentemente; I danni che hanno già fatto sono ancora nulla rispetto a ciò che hanno in progetto di farci. Tra l’ altro, leggete ciò che è stato scritto sul bianco padre di quando stava ancora in Argentina e fatevi un’ idea. Buona domenica a tutti
A rischio di passare per macabro gufatore, ma mi viene in testa quel modo di dire “morto un Papa se ne fa un altro”.. Non mettiamo limiti alla Divina Provvidenza. Ciao