PER IL COMPENSO DI UN SORRISO
Ho appena appreso, e soltanto per puro caso, del recente decesso di un noto medico italiano, chirurgo dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona e attivo militante di Medici Senza Frontiere, occorso per un improvviso malore che gli è stato fatale al capezzale di un paziente, in Bikenge, Repubblica Democratica del Congo dove era giunto da circa tre settimane. Il prof. Lorenzo Maniscalco, convinto volontario militante dell’ organizzazione umanitaria sin dal 2012, si era già esposto sempre operando con grande professionalità e ancor più grande spirito di solidarietà e dedizione verso il prossimo sofferente e derelitto, in prima linea in località abiotiche e ad alto rischio di Paesi come lo Yemen, Repubblica Centrafricana, Somaliland, Haiti.
Ed io, nel mio mondo che, inesorabilmente ogni giorno di più, mi sento ristretto addosso, un mondo preda di orde di piccoli esseri che stanno trasformandolo tragicamente in pianeta di avidi primati deformi, non posso resistere alla tentazione di fare delle comparazioni e cercare di capire – ma per davvero – quale e quanto amore, quale e quanta forza-tormento, quanto abbandono, quanta distanza, quanti vuoti possano spingere un uomo a fuggire e a cercare ripetutamente di darsi con estrema generosità. Cercare lontanissimo, spazi grandi come grandi siano la sua capacità e la sua voglia di amare che, come un primario bisogno mai altrove soddisfatto anche tra le agiatezze, lo portano a correre, accorrere, soccorrere. Una irrefrenabile vis attractiva cui resisti non potest in aiuto affinché altri non soffrano, a spendere la propria vita per dare sollievo. Per il compenso di un sorriso e basta.