Note a margine n. 404

pollici CLICCHI ‘MI PIACE’? PEGGIO PER TE

Italiani, brava gente. Siate meno skizzati e più skizzinosi. Attenti a dire “mi piace”, anche se espresso solo cliccando su una opzione bell’ e pronta sul social. Magari, se proprio volete rilassarvi, allentate pure l’attenzione alla guida della vostra autovettura o sfrecciando cavalcando la vostra potente due ruote; se travolgete qualcuno, si accomoda. Anche alla morte si trova un rimedio; ovviamente, se non siete la vittima. Nemmeno un giorno e una notte in galera. La pena “mite” è la panacea doc all’ italiana; accade anche che non vi sospendano nemmeno la patente di guida. I killer professionisti si stanno attrezzando: basta organizzare un bell’ omicidio stradale, magari anche plurimo secondo la commande del cliente, cadono giù a grappoli che è una bellezza, come birilli, a rischio zero o quasi. Volendo variare, potreste anche saccheggiare, mettere a ferro e a fuoco una città, distruggere il meglio della civiltà storica, simboli religiosi, sputare addosso alle forze dell’ ordine, mazziarle a sangue: divertimento assicurato; punizioni? notizie non pervenute. Ma non cliccate su “mi piace”; è il frutto proibito del peccato mortale, rischiate davvero di brutto; come se scriveste o pronunziaste le parole italiane messe al bando dal regime dei lessicogliuti (negro, immigrato, zingaro, etc. per tacere dell’ horribile dictu chiamando presidente una presidentessa, e dei regionalismi tradizionali sui diversamente sessorientati). Se vi piace, fatevelo spiacere; specie se avete famiglia e ancora peggio se siete italiani, cittadini liberi in prova di buona condotta, sorvegliati speciali anche dopo che vi hanno occupata senza timore la casa, rubato o pignorato tutto, e siete costretto a dormire in macchina con una pensione di novanta euro mensili. I soldi vanno altrove. Il delitto di “piacenza”, nuovissima fattispecie penale, è peggio del reato di fiancheggiamento e di concorso esterno. E’ la disumana particolare crudeltà, imperdonabile. Se appartenete, invece, ad una categoria protetta, potete togliervi ogni sfizio, siete intoccabili. E’ la licenza di uccidere, il lasciapassare all’ italiana, avete la ragion di Stato incorporata. Attenti a dove mettete il ditino dunque. La tastiera vi inganna più di una sirena. Se vi dovesse venir voglia, cambiate dito, optate per il medio e mettetelo dove sia senz’ altro più gradito. Potrebbero anche dirvi liberamente: “mi piace”. Senza rischi. A Dio piacendo, almeno a lui, se lo vuole.

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