RIDUZIONE – DIREZIONE
Chi condivide ed esercita l’ etica liberale, l’ individualismo libertario e l’ economia liberista spesso è soggetto ad etichettature anche di valenze antitetiche: è la conseguenza dell’ apertura mentale non coniugabile con le faziosità ideologiche e alle dinamiche di appartenenza. La nostra società, infatti, non giudica ciò che fai ma solo la tua collocazione; la valutazione è solo una derivata della pregiudiziale della collocazione.
Il ‘dove sei’ è la dominante per definire il che ‘cosa sei’. Una stupidata, peggio, una idiozia assorbente; il non pensiero. “D’Alema di’ qualcosa di sinistra…” (Moretti)
Destra e sinistra, dalla iniziale posizione del posto in aula, sono state elevate al grado di concetti valoriali e distintivi del pensiero, a categorie di genere e di specie, artifici vicarianti di analisi e di sintesi. Forse, per questo, mi chiedo, spesso, se le mie propensioni, i miei diversi obbiettivi siano dell’ una o dell’ altra parte, o dell’ ancor più fumoso centro. Ma solo per curiosità e preparazione alle più strambe e disparate bollature, compresa quella dell’ appiattimento qualunquista. Ma è davvero rilevante? Mi seccherebbe l’ essere così malridotto: ridotto ad una semplice direzione.