I POTERI FORTI
Mi pare che un certo andazzo politico e socioeconomico ad ampio raggio, qualunque sia la connotazione che gli si può attribuire, denoti una unidirezionalità, una metodica, una dinamica che nello scorrere del tempo si sono posti come denominatori comuni di eventi nazionali e transnazionali di non poco conto.
Considerata come unica possibile alternativa quella di un suicida autosfacelo di una umanità allo sbando, può ipotizzarsi davvero la regia di un potere egemone che tende ad affermarsi ma le cui mire concrete, tuttavia, mi sfuggono. Difficile ipotizzare, però, un progetto di potere così smisurato senza avere presente, al contempo, il fine preciso con cui quello si pone come mezzo e strumento. Ma non è escluso che interagiscano le due situazioni, sì che ad una debolezza corrisponda, a misura inversamente proporzionale, una forza. Grandissimi poteri sono stati, nella storia, la gemmazione di grandissime debolezze. Altro aspetto, peraltro, è quello del chi; e qui potrebbe essere agevole supporre una vis atractiva che richiama ed unisce più soggetti i quali, per ancorché per motivi diversi, accettano di coordinarsi per meglio realizzare mire che necessitano di dominio incontrastato. Una specie di cupola mondiale che raggruppa sostenimento reciproco e spazza via possibili intralci anche interni. Per questo si parla di massoneria mondiale, di Chiesa universale, di mafia internazionale, di globalizzazione persino del pensiero, etc.. Non è certo né provato ancora nulla in proposito. Ma è certo che tutta la fenomenologia del pensiero ed azione umano, un gradino più su delle contingenti varianti, presenta delle costanti che inducono a ipotizzare l’ esistenza di una manus che disponga dei destini dei popoli. In mancanza di notizie più precise, parliamo di non meglio identificati “poteri forti”. Individuarli con precisione sarebbe già come espungere un punto a nostro favore. Non è escluso, infatti, che sia frutto del delirio di un mondo disperato in frantumi o che arde per autocombustione. Che, se difficile è fare il punto dei “poteri forti”, non lo è affatto farlo sui “poteri deboli” che, non innocenti, ci stanno infiacchendo col disordine sociale e mentale, l’ individualismo esasperato, la mistificazione della trasgressione truccata da libertà.