OGGI SPOSI (…ancora)
Ci si sposa giovani o meglio mai più. Gli scapoloni dalle abitudini ben radicate, dalle convinte fisime, dalle piccole granitiche manie, non vi rinunceranno mai e se, in nome di un amore preso sul serio, lo faranno per poter vivere una tranquilla vita condividendo casa, letto, tavola, bagno, divano e televisore, si sentiranno sacrificati, martiri persino. Prima o poi lo faranno pesare e chiederanno la contropartita. Non è questione di egoismo, forse, di egocentrismo accumulato negli anni in cui si doveva pensare solo a se stessi, senza condivisioni. Esclusi i casi di chiara riserva mentale sui quali non sembrano esservi dubbi, con tutta la buona volontà e le migliori intenzioni, gli Stati europei sono celibi da secoli prima di svegliarsi una mattina e ritrovarsi coniugati addirittura in gruppo. Solo un paio di loro ha potuto scegliere, ma a stento. Altri, la maggior parte, vivono questa unione come un matrimonio riparatore e la malavoglia non passa, anzi viene alimentata, ogni volta che c’ è da decidere: dalla misura delle zucchine, alla quantità del latte, a se, quando e dove andare in vacanza, se risparmiare comprando cinese e rinunciare all’ aperitivo in centro.
E se, poi, il bilancio impone sacrifici, ristrettezze, si finisce per detestarsi anche per la scelta delle parole o per il colore delle tendine in cucina.
Questo è un matrimonio che non s’ ha da fare. E chi se lo trova bell’ e fatto per la scelta dissennata di qualche testa di epididimo che ha deciso per noi e per il nostro bene, s’ affretti a scioglierlo e, poi, magari – sempre che ci sia amore tra donne e buoi dei paesi tuoi – a riprovarci; ma non prima di aver stilato dinnanzi al notaio una serie abbondante di patti prematrimoniali. E se son rose fioriranno.
Life is not a video game…
ma il Vecchio Continente, per incentivare il sacramento del matrimonio che assottiglia sempre di piu’ la sua consistenza in quanto a numero, tenta di far maritare i tanti Stati in esso esistenti, accomunando anche i “fu” Paesi dell’Est agli Stati occidentali. Con incredibile puntualita’ salta fuori la notissima incompatibilita’ di carattere a rovinare l’armonia coniugale; storcimenti di naso per usi e costumi, odori di cucina e colori d’artigianato. Il continente Vecchio pero’ ha la testa un poco dura, non vuole essere secondo a nessuno e tanto meno a quello detto il Nuovo; e allora da buon saggio che ti fa’? se ne inventa uno nuovo, d’avanguardia e d’eccellenza, il nuovo matrimonio allargato degli stati dis-uniti d’europa. Altro che moglie e buoi… Tanto riso ai novelli sposi, e tanti teneri confetti.
Life is not a video game, so stop playing and open up your eyes…
La frequenza dei suoi scritti – tutti di grande interesse – rende difficile portar il passo con adeguati commenti. Penso che questo valga anche per tutti gli altri suoi assidui lettori. In ogni caso, complimenti, condivido ed apprezzo tutto.