APOSTOLO MATTEO “ DONO DI DIO ”
Su Radio Radicale, il 4 luglio u.s., ho udito Valter Vecellio, nel suo intervento al recente Consiglio Generale dell’ Associazione Luca Coscioni, dichiarare, tra l’ altro: “ … Renzi è questo…è un arrogante, un vendicativo, un presuntuoso e un ignorante, la sua forza è la debolezza dell’ intera classe politica italiana…il ministro della salute Lorenzin non è diverso dal suo precedessore…il problema di questo Paese non è in una democrazia da difendere ma in una democrazia che non c’ è, in una democrazia da conquistare…questo Governo è contrario alla ricerca scientifica e all’ autodeterminazione”. Parole terribili sul Premier italiano, scandite al microfono, senza paura, da un personaggio di spessore non indifferente del cui severissimo giudizio mi chiedo i motivi.
Attivista politico radicale, giornalista, inviato e vice-caporedattore del TG2; è stato tra i direttori responsabili del settimanale satirico “Il Male”. Dirige il quotidiano telematico “Notizie Radicali” ed è componente della direzione di Radicali Italiani. Ha pubblicato tra l’altro “Storie di ordinaria ingiustizia”; “Una inutile strage? Da via Rasella alle Fosse Ardeatine” (con Angiolo Bandinelli); “Leonardo Sciascia, saremo perduti senza la verità”; “Talebani Vaticani; “Pino Zac, una vita contro”; “Marco Pannella, biografia di un irregolare”. Uno che, per primo, ebbe il coraggio di definire “Boia delle Ardeatine” il gentiluomo in divisa SS Priebke: e che fu: 1) prima, querelato da quest’ultimo che ritenne offensivo l’ epiteto; 2) poi, assolto in tutti e tre i gradi di giudizio con condanna del querelante Priebke a pagare un risarcimento (mai pagato); 3)poi, ancora condannato dallo Stato Italiano a pagare l’ imposta di registrazione sentenza al posto del querelante sul quale gravavano ma mai pagate; 4) poi, perseguito dall’ esattore fiscale Equitalia tramite ingiunzione di apposita cartella esattoriale. Va detto anche che il Vecellio condivise tutta l’ avventura con Riccardo Pacifici, capo della della Comunità israelitica di Roma. Poi i due, dopo aver pagato, avrebbero dovuto rivalersi su Priebke riuscendo ad ottenere ciò che lo Stato italiano non era riuscito ad ottenere. E meno male che erano stati dichiarati innocenti di tutto. In Italia può accadere anche questo: che un pazzo nullatenente ti quereli per nulla, che tu (difendendoti a tue spese) venga riconosciuto innocente e che lo Stato, poi, esiga da proprio te i soldi per l’ imposta di registro di una sentenza da querela che non hai chiesto né voluto. E questo fa incazzare. Assai. Boh! Si beccherà un’ altra querela e un’ altra cartella esattoriale? Non per nulla l’ apostolo Matteo era un esattore delle tasse…