UN ISMO PER OGNUNO NON FA MALE A NESSUNO
Populista? Come sempre è questione di intendersi, specialmente quando si tratta di uno degli infiniti “ismi” che imperversano dai bar sotto casa ai cenacoli intellettuali. Ho sentito parlare persino di travaglismo e di santorismo, di grillismo, ma il comune denominatore, la costante interpretativa è la vaghezza, la fumosità del concetto che si vuole richiamare, quando lo si esprime e quando lo si recepisce. Non si può trascurare il “relativismo” che accede alla scarsa conoscenza della lingua cui fa riscontro una sovrabbondanza e disinvoltura di neologismi vicarianti, veri e propri rifugi espressivi per chi non ha idee precise o precise parole per esprimerle. Se per populista vogliamo intendere una accentuata capacità di empatia, di capire e di farsi capire dalla generalità della gente ottenendone il seguito, allora la storia offre esempi notevoli ivi compreso Gesù Cristo, Hitler, Mussolini, Togliatti, Berlinguer, Almirante, Berlusconi, etc., ovviamente, con le dovute differenze. E non dimentichiamo, a contrario, gli elitaristi, ivi compresi i personaggi del governo Monti, e argomentiamo per esclusione. Magari, prescindendo dagli aspetti etici, almeno non prima di aver definito ermeneuticamente il concetto, come è vizio fare tra “pressapochisti” e approssimativi, tra i “chilhaddettisti” e i “dovestascrittisti”. Una volta chiarito questo, sapremo come etichettarci, per la gioia dei catalogatori.
E il cretinismo dove vogliamo metterlo. Io lo inserirei al primo posto della classifica delle teste vuote a perdere. Dove sta scritto? da nessuna parte, l’ ho detto io e mi basta!