DOVE?
La sera del 23 novembre 1980, terremoto, Chiesa Madre di Balvano, nel potentino, accoglie i fedeli là convogliati in preghiera dal parroco per metterli sotto la protezione del Signore. E la chiesa, invece, crolla e ne ammazza in un sol colpo 66, soprattutto bambini. “Voi pregate con la vostra sofferenza”, disse Giovanni Paolo II a chi non riusciva a spiegarsi il perché di una simile strage nella casa del Signore. Unico esito certo: tanto dolore, tante lacrime, tanti perché rimasti senza risposte; e manette e condanna a tre anni e otto mesi al parroco Don Salvatore Pagliuca (che aveva omesso di far restaurare la chiesa già malandata), riconosciuto colpevole di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, lo stesso che in seguito viene e arrestato di nuovo con l’ accusa di maltrattamento di persone anziane, circonvenzione dì incapaci, appropriazione indebita, truffa e falso in atto pubblico. Oggi una croce di trenta metri crolla addosso ad un disabile uccidendolo, altri ragazzi si mettono in salvo scampando a un disastro ben più consistente.
Inutile chiederci dov’ era Dio in quei momenti: non lo verrà a dire proprio a noi. Questo è certo.
Caro Prof. Lamacchia, la domanda di Zanoids non mi sembra sballata: OK, bisogna avere fede, ma bisognerebbe prima sapere esattamente in quale Dio e che cosa Egli si aspetta da noi. Non crede?
Scusi, Prof. e senza offesa per nessuno: Dio chi?