Note a margine n. 353

indegno

DIGNUS NON SUM?

La Corte di Strasburgo ha deciso che Berlusconi non può essere candidato alle prossime elezioni europee. Non è una decisione degli Organi del Governo europeo: è ancora una sentenza, lo strumento che si sta sostituendo alla legge e alla politica. Ecco come la magistratura ha trovato il modo di governare anche a livello europeo i cui organi politici subiscono l’ incredibile spoliazione e cioè che sia questo potere emergente e dilatato a stabilire l’ indirizzo e le sorti della UE. A meno che non si tratti di un accordo ben architettato ad alti e sconosciuti livelli per spianare la strada sgombrandola da ogni possibile ostacolo ad un preciso programma egemonico, ciò conferma che non è soltanto la fragilità della politica italiana e l’estrema pochezza delle sue personalità militanti; il fenomeno pare ben più esteso, extranazionale e con un denominatore comune. Colsi a volo una dichiarazione di un ex membro del Consulta il quale candidamente affermò che si sentivano spesso tra loro le diverse Corti costituzionali degli altri Paesi europei per orientare in modo omogeneo le loro decisioni. Alla faccia di chi vuole un nuova Costituzione che non servirebbe a un piffero, visto che ormai si tende a uniformare la giurisprudenza a livello extranazionale. Per farne strumento egemonico su ogni altra diversa libertà e cominciando a sottomettere la politica che esprime la volontà del popolo. Berlusconi estromesso per decisione giudiziaria infligge a milioni di cittadini la gratuita pena della privazione di una libera scelta di voto. Una manipolazione dei dati elettorali. Temo che quando lo capiranno anche gli avversari sarà già troppo tardi per eliminare una distorsione che può colpire chiunque.

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Una risposta a Note a margine n. 353

  1. helena ha detto:

    Sono arrivata qui, ma trovo quel grande Sheqet che a volte provo girando per la vecchia Gerusalemme, perfino in certi strani giorni di tensione: non so spiegarmelo il motivo, lo Sheqet e’ misterioso, come una immensa distesa di silenzio. E allora qui che ci faccio io, se non c’e’ nessuno, neanche il rumore della Corte di Strasburgo, del Parlamento, o di quello del mare.
    Que c’est bizarre la vie!

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