QUI RADIO LONDRA
Al condannato Berlusconi i servizi sociali e agibilità politica, a condizione e finché non riprenda a parlare dei magistrati: se no, arresti immediati. Questa, per quanto singolare, pare la migliore speranza per il momento. In tali sensi la richiesta dell’ accusa in attesa che si pronunci il giudicante.
Stando così le cose, non può farsi a meno di chiedersi perché mai si può avere molta paura della parola, così tanta da giungere a decisioni tanto estreme ed impensabili in un regime formalmente non tirannico. Spontanea domanda: ma c’è per caso qualcosa che la gente non deve sapere?
Presto, il sistema dell’ argomento tabù sarà esteso dal candidato anche agli elettori, oggi quelli di Berlusca, candidato ed elettori con la stella gialla al braccio, domani, il precedente sarà applicabile ad ogni elettore di chiunque venga ritenuto scomodo per qualcuno innominabile e che non farà sconti a sinistra come oggi non ne fa a destra.
Se a questo martoriato bersaglio umano sarà consentita l’ agibilità politica vigilata e limitata, noi tutti, nell’ ascoltarlo e ben conoscendo le vergognose censure e le abiette restrizioni del tipo antisemita, sapremo bene che il non detto sarà ben più grave del detto, durante lo scorrere delle parole ammesse e che udremo con le orecchie, dovremo pensare a quelle taciute per aperta minaccia, ascoltarle col cuore; la storia scritta e che si scrive ancora ogni giorno la conosciamo bene; o, forse, non del tutto ancora. Forse chi lo ascolterà parlare sarà schedato; dovremo ascoltarlo in segreto come un tempo Radio Londra. E come accadeva con Radio Londra chi trasmette dovrebbe utilizzare frasi in codice; p. e., per dire attenzione a tizio che è una canaglia, si potrebbe pronunciare: Il cane morde ancora; per dire che si teme un colpo di Stato, si potrebbe dire: Il colpo è partito. Per dire che Caio è un figlio di puttana, si potrebbe pronunciare: l’ input ha la sua prole. Scherzo naturalmente. E’ storia anche se oggi sembra quasi fantascienza. Ma ci si può fare un pensierino almeno per un romanzo instant book.
Per ora, lasciamo che almeno la nostra immaginazione sia senza catene e che i nostri aneliti di libertà di pensiero vadano nelle direzioni che sceglieremo sia pure in silenzio ma al riparo dei pannelli della cabina elettorale. Difenderemo così tutti quel poco di libertà che ci è stata lasciata per adesso. Consapevoli che se non lo faremo né per noi stessi né per i nostri avversari, presto la perderemo tutti senza distinzioni. Qui Radio Londra.
La decisione è appena stata presa: Berlusconi ai servizi sociali e agibilità elettorale; troppo mite dicono i soliti velenosi dal passato che dovrebbe indurli al silenzio completo. Giocano sporco, come il solito, se la gente sapesse tutto di questi emissari, chi sono, da dove vengono, cosa hanno fatto di nascosto, etc. saprebbe rispondere a tono. Per quanto facciano gli evoluti, il loro cromosoma sovietico è immutabile, antitaliano prima di tutto. Ah se potessimo parlare liberamente!
Ringrazio a mio nome e, immagino, a nome di tutti e della mia amata Patria sempre più disgraziata, e ricambio gli auguri di Helena sempre così dotata di raffinato sentire. Che possano tornare al più presto la pace, la dignità, la libertà, ed il senno nei cuori e nelle menti di chi li ha persi per strada o ne è stato derubato. La giustizia? no, non torna, se prima non tornano loro.
A te, egregio Michele Lamacchia, alla Patria un po’ in subbuglio, a tutti indistintamente, fatte le debite eccezioni a causa di disdicevoli egoismi e grave mancanza di responsabilita’, un augurio per la Domenica delle Palme, dalla voce di Tel Aviv, che seppur di queste magnifiche piante, simbolo di trionfo, acclamazione e regalita’ ne e’ abbondantemente dotata, vi giunga pero’ con questo antico canto gregoriano: ” Pueri Hebraeorum portantes ramos olivarum obviaverunt Domino “. (“Giovani Ebrei andarono incontro al Signore portando rami d’ulivo”). Dal Vangelo di Giovanni 12,12 – 15.
Augurio estensibile al tanto martoriato bersaglio umano, Cav.Berlusconi cosi’ ingiustamente tabuato.
OK; ma ritorniamo a parlare di cose molto serie e gravi. Non so se ve ne rendete conto: qui è stata instaurata una vera e propria pena di morte alternativa, e la vita e il destino di chiunque è ormai nelle mani di un potere che si è fatto unico, alla faccia della democrazia basata sui principi fondamentale della Costituzione. E c’ è ancora tra la gente chi si occupa ancora di criticare il Male assoluto Berlusconi, tralasciando e disinteressandosi di tutto il resto che ci sta travolgendo e schiavizzando. Ma che cos’altro deve accadere affinché la gente onestamente pensante si svegli e riapra gli occhi? Hitler abbagliò e sopì le menti tedesche col gioco di attirare tutte le attenzioni contro la razza semita. Da noi qualcuno per circa venti anni e passa, e ancora, sta facendo lo stesso gioco convogliando tutte le energie dei pensanti contro un uomo solo. E i babbei ci sono cascati e ci cascano ancora; e non vedono nemmeno l’ ombra del grande irrimediabile pericolo, già in atto, che ci sovrasta. In proposito vorrei lanciare una frase ad effetto: ” Il nero della seppia intorbidisce le acque”. Qui Radio Lontra.
Qui Radio Lontra, trasmettiamo alcuni messaggi speciali per le forze della Insistenza: ” L’uccello è tornato al nido”; “Il nido l’ aspettava a porte aperte”; “poi l’ uccello se ne è andato”; ” altri nidi l’ aspettano”; “Stendhal la rossa e il nero”. Abbiamo trasmesso alcuni messaggi, non dormite stronzi! Qui Radio Lontra.
In effetti l’ idea non è malvagia. “Colazione da Piffary”; “La rosa è spampanata”; “Le foglie stan cadendo” Qui Radio Lontra.
Caro Prof. io penso che” il cane ha le pulci”; “la rogna ce l’ ha il gatto”, ” il vento è arrivato” e tanto per finire, “l’ uccello sta cadendo”. Chiarooo!!??