Note a margine n. 340

iniuria

L’ INGIURIA ALLA VITA

A Napoli, in una Italia in feroce crisi economica e in un sud sconquassato da una tempesta perfetta, uno dei tanti regni dove il lavoro nero, contrabbando e abusivismo dilagano e si autorizzano da sé per consuetudine e diventano lavoro grigio perla a tutti i livelli, specialmente gli alti, un solerte ispettore del lavoro ha multato un giovane pizzaiolo di 38 anni che si faceva aiutare dalla moglie senza regolare contratto di assunzione: 2.000,00 euro, insostenibile onere che ha indotto il giovane artigiano, in situazioni precarie, al suicidio. Il giovane disperato si è tolto la vita inalando monossido di carbonio, emesso dal tubo di scappamento della vettura, dopo essersi chiuso nell’abitacolo.
Da crederci a stento. Stentiamo a credere, infatti, che il solerte ispettore non avesse incontrato quel giorno casi ben più eclatanti e dannosi per lo Stato di cui occuparsi, che egli non sia uno dei tanti guardiani che spesso vigilano guardando dall’ altra parte, per compenetrazione nel diffuso problema sopravvivenza o per motivi inconfessabili.
E risparmiamoci la battuta “ho fatto il mio dovere”, perciò, un escamotage dialogico farisaico; vorrei sapere se e quante volte questo suo dovere ed altri come privato cittadino e funzionario pubblico, a casa e fuori, il suo dovere, egli, l’ inflessibile ispettore, l’ abbia trascurato. E i diversi motivi. Il trionfo della ipocrisia. Summum ius summa iniuria. Suscita una indignazione incontenibile, nessuna condivisione, occorre avere il coraggio di dirlo. Sarebbe bastato un buon avvertimento. Non voglio pensare a qualche pizza gratis. In questo Paese, pluriomicidi condannati e stupratori circolano in libertà e tornano a delinquere, perché qualcuno “ha fatto il suo dovere”, ha applicato la lettera della legge.
Sarà soddisfatto e orgoglioso. Io, al posto del giovane pizzaiolo, prima di procedere con l’ insano gesto, forse ne avrei compiuto un altro. Per pareggiare i conti a favore della Umanità troppo spesso vittima di coloro che sanno fare così il loro dovere.

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Una risposta a Note a margine n. 340

  1. helena ha detto:

    Alle leggi ligio, ma con una mano grande poggiata sul cuore.
    Forse, solo cosi’ l’uomo riuscira’ a far quadrare i conti dei debiti che via via accumula, inesorabilmente, respirando aria e calpestando polvere.

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