I FORZATI DELL’ UGUAGLIANZA
Picasso che si divertiva a disprezzare tutti quelli che osannavano i suoi dipinti astrusi, ripeteva: “Il mediocre copia, il genio ruba”. Avviene in tutti campi che si rubi
a man bassa e in tutte le forme. Si ruba anche quando si sottrae a qualcuno lo spazio per esprimere le buone qualità della propria abilità o la capacità, e non soltanto la
sua opera. L’appiattimento in basso è un livello comune che, da un lato, nasconde i vuoti, le nullità, le carenze, elevandoli artificiosamente alla superficie minimale,
dall’altro, fa precipitare i picchi giustapponendoli ai primi. Ecco cosa è l’uguaglianza per legge: una repressione della libertà di essere diverso, di essere individuo,
una forzatura contro natura. Nemmeno le due famose gocce d’acqua sono uguali. Per questo, l’uguaglianza è la mira dei mediocri.
Caro Prof., pare che la più grande guerra scatenata dall’ uomo sia quella contro la natura, solo per domarla e sfruttarla – e questo si capisce nella sua ragionevolezza -, ma anche per violentarla imponendo la uguaglianza tra tutti gli abitanti della terra – e questo non si capisce. La disuguaglianza è una realtà, risponde ad una legge della creazione, tanto è vero che nasciamo tutti diversi. Tutti regimi che propugnavano con forza.la uguaglianza naturale degli uomini hanno fallito e perso la guerra contro la natura. Per legge, potremmo essere costretti anche a dire che l’asino vola, che gli omo e gli etero sono uguali,che i neri e i gialli sono uguali ai bianchi. Diciamolo, pure. Ma chiediamoci anche se è vero.