Note a margine n. 314

PERCHE

CHIEDERSI PERCHE

Spesso mi scopro a chiedermi ancora e con imperdonabile ingenuità del perché gli italiani abbiano fatto della discordia la loro condizione stabile. Capisco la rabbia accumulata nel corso degli anni per via di politiche dissennate e faziose che ci hanno creato sia dei falsi idoli del male assoluto per distrarci l’ attenzione dalla realtà fattuale, sia dei falsi idoli del bene assoluto per illuderci di poter ritrovare in allettanti e ingannevoli proposte. Per darcela ad intendere che tutto era dovuto a tutti, a prescindere. Sì che, in mancanza, ne hanno colpevolizzato l’ avversario politico, ed in genere, l’altro, persuadendoci a criminalizzarlo, sempre a prescindere. La perseverante brutalità con cui i carnefici e loro manutengoli hanno perseguitato l’ unico vero avversario è l’ emblema di una rabbia indotta artificiosamente. Se prescindiamo dal nome che di per sé ha trascinato la metà degli italiani in una retrograda posizione di prelogismo, dovremmo: da un lato, constatare la dismisura, quantitativa ma anche qualitativa, dei mezzi e dei tempi impiegati (quasi una generazione) per conseguire il risultato dell’ annientamento (in formalità simildemocratica), dall’ altro, constatare lo squilibrio evidentissimo tra la consistenza delle colpe imputate a raffica calendarizzata e la consistenza dell’ odio inculcato e fatto scatenare tra le gente verso l’ individuo. Il quale, almeno a livello politico, nella peggiore delle ipotesi, oggettivamente non ha operato peggio dei governanti precedenti, nessuno dei quali ha mai scontato alla stessa maniera errori ed insuccessi. Sì che non mi pare razionale e così motivato sia il comportamento, ostinato e abnorme, di alcune istituzioni sia quello della metà del popolo che odia l’altra metà. Il millennio della discordia.
Questo mi induce, allora, a chiedermi se sia tutto frutto di un abbaglio/paravento indotto ad arte; a chiedermi il vero perché, quello che dovremmo soffermarci a chiederci nel nostro stesso interesse. Io propendo a pensare che da parte di qualcuno, a livelli sovrannazionali e anche “consortili” di alto livello, si sia voluto annientare il soggetto per impedirgli qualcosa che li avrebbe danneggiati. Oggi, viene fuori, ad esempio, che era in suo progetto l’ uscita dell’ Italia dall’ euro, con le intuibili conseguenze sui partner. E, considerata la portata degli effetti, questo a me pare un motivo proporzionato alle reazioni che ne sono seguite in danno dell’ uomo e della nostra civiltà democratica fatta a brandelli. L’Italia era destinata alla svendita. E così è e sarà.

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5 risposte a Note a margine n. 314

  1. Benedicta ha detto:

    Caro Prof, condivido in pieno. Ha visto che tempismo? non appena decaduto Berlusconi si sono accorti che “avevano sbagliato i conti” e quindi devono rimettere le imposte sulla prima casa.
    Quelli che stanno brindando comincio loro a farsi i conti e bevano acqua…e piove: Governo ladro!.

  2. Fabrizia ha detto:

    Che giorni, che tempi! Non so come si senta Lei prof. ma lo immagino; so che significa battersi per un principio in cui si crede da sempre: la difesa non di un uomo ma della conservazione di valori veramente democratici che oggi vengono fatti a brandelli da gente ignorante e prevaricatrice.
    Quale possa essere la figura che oggi rappresenti l’ Italia così derisa e bistrattata, io non so proprio. Anche i senatori nominati per dare lustro alla Patria hanno dimostrato una pochezza da paura. Berlusconi, certo, non era il migliore; sta di fatto che era un uomo che almeno sapeva tenere unita la metà del Paese. E questo è sempre un bene ai fini della governabilità. Ora restano i conigli e le mezze calze, magari bravi e buoni, ma sempre mezze calze sono. Per non parlare dei traditori secondo una antica tradizione italiana, Italia allo sbando. Ciao prof.

  3. Zanoids ha detto:

    Professore, ha sentito dello stupro di gruppo a Molfetta? Noi italiani siamo ugualmente stuprati da mascalzoni senza legge: lo spettacolo indegno del Parlamento di ieri in tv, per chi se ne rende conto, è una della più grandi vergogne della nostra storia. Piazzale Loreto in bollo e verbale.
    Spero che prima possibile paghino tutto, tradimenti, inganni, vessazioni, mafie e abusi. Loro e loro famiglie.

  4. Frida ha detto:

    Egr. Prof., scorrendo i commenti vedo che ho una omonima; bene, siamo in due allora a condividere le Sue angosce alla quali aggiungo il mio personale e totale disprezzo per le porcate che ho visto ieri in diretta dal Parlamento. Tra tutte le altre cose brutte, devo confessare la mia profonda delusione per il presidente del Senato che all’ inizio mi aveva ispirato fiducia e trasparenza. Che pena questo nostro Paese ridotto ai minimi termini nelle mani di un gruppo di ipocriti, traditori e ubriachi di potere. Io non so esattamente che cosa credono di aver fatto distruggendo un cittadino; so soltanto che il futuro è nero.e che la colpa è tutta di questa gente che ha preso il controllo del Pese ma ha perso il controllo di sé.La conta delle firme dei referendum infine, non può che confermare i timori e la disperazione di tutti i cittadini, esclusi quei pazzi che credono che certe cose non possano mai toccare a loro. E invece, no: alla fine, tutti prima o poi pagano. Cordialità

  5. Frida ha detto:

    Caro Prof. Michele, quello che Lei ha scritto mi impressiona non poco e mi da’ da pensare. Non credo di fantasticare molto se immagino l’ esistenza di gruppi di potere mondiale che manovra la vita degli Stati per poterli controllare pienamente. Una specie di SPECTRE da letteratura di spionaggio. Certo è che certi comportamenti di alcuni personaggi di alto livello sono quanto meno molto sospetti, a dir poco. E noi gente comune siamo tenuti allì’ oscuro di tutto e ci riempiono la testa di chiacchiere per sviare i nostri pensieri e ogni tipo di critica. Prendiamone consapevolezza e mettiamola di fare il gioco del buratttinaio, tipo quello che ultimamente ci ha portati alla completa rovina. Presto si farà avanti un loro uomo e ci proporrà il salvataggio a costo di sangue. Ah se avessimo la libertà di fare dei nomi!!! Che angoscia! Un bacio

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