Note a margine n. 300

moderazione

MODERATO SARA’ LEI!

Francamente, faccio fatica a capire perché dare del “moderato” a qualcuno oggi assuma quasi una dimensione dispregiativa. Nel lessico comune, lo escluderei del tutto, anzi. “Est modus in rebus” era un precetto primario di Seneca e Orazio, considerato un punto fermo per la saggezza della moderazione e dell’ equità, per molti grandi uomini della Storia. E Seneca aggiunse: “Violenta nemo imperia continuit diu: moderata durant” (nessun regime violento durò mai a lungo: solo quelli moderati resistono nel tempo).
Era l’ opposto dell’ eccesso, dell’ intemperanza, dell’ abuso, dell’ integralismo, del radicalismo, del fondamentalismo. Ecco come la politica straripa dal suo alveo originario ad opera di suoi militanti fanatici e parolai, e arriva a condizionare persino il lessico italiano stravolgendone il significato. Una idea, un comportamento moderato non hanno mai significato “tepidezza”, “all’ acqua di rosa”, “un mezzo impegno”, “modestia”, “limitatezza”, o peggio, come si tende a far credere, facendo entrare clandestinamente e con documenti falsi il termine “moderato” nel tritatutto del politichese, comodo dizionario dell’ ambiguità, della equivocità e della doppiezza, usato per proclami e annunci. E non capisco perché, per poter essere presi sul serio, bisogna ingrillirsi, strafare, esagerare, sfegatarsi. Certamente, a pro di esaltati, ma mai a pro di una giusta causa. Persino la legge va applicata con moderazione: “summum ius, summa iniuria!”. E lo stiamo vedendo bene (e pagando), se davvero abbiamo occhi per vedere, orecchie per sentire e senno per capire.
Nella mia lunga vita non ho mai incontrato un non moderato affidabile né ne ho sentito parlare: in genere trattasi di individui pronti a tradire, a cambiare rapidamente e istintivamente, inclini alla discontinuità, alla instabilità, predisposti alla rigidità mentale, al rifiuto assoluto del diverso pensiero.
Tra i miei molteplici crucci mi pesano ancora le parole, le idee, gli atti che non moderai abbastanza.

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4 risposte a Note a margine n. 300

  1. helena ha detto:

    NOTE A MARGINE N.1 (21/12/2010) […] e mo ? che’ ci scrivo su questo foglio, e a chi scrivo ?
    NOTE A NARGINE N.300 (7/10/2013) !!! Azze! Cum magna e lode, e bacio accademico. Helena.
    I miei auguri espressi per la cinquantesima nota, dopo tre anni o poco ci manca, te li rinnovo tali e quali, con le stesse parole in occasione di questa magnifica trecentesima, con accresciuta stima e grande affetto.
    Sono io adesso a dire e mo’ cosa ci scrivo in questo spazio, ora che le cose si fanno sempre piu’ ingarbugliate, gli uomini si comprendono sempre meno e non certamente soltanto a causa delle parole che fuggono perfino dal seno naturale del loro dizionario, come per ribellarsi alla perduta identita’. E tra le mura domestiche e non, e fuori di esse per le strade, l’uomo si aggira senza convinzioni e senza certezze, ciancola, senza sapere bene dove trovare la via del nord, o da quale punto della rosa dei venti spiri il vento che gli faccia imboccare la strada giusta dove sentirselo soffiare alle spalle verso la verita’ o la giustizia. Esistono ? Io non lo so, non posso aiutarlo.

  2. Aldo ha detto:

    Va bene Prof. ciò che scrivi, va bene in linea di principio. Ma oggi se vuoi sopravvivere e non farti soggiogare sei costretto, anche contro la tua stessa natura, a superare la moderazione. Siamo in guerra, i nemici sono tantissimi, a cominciare dalle istituzioni che invece dovrebbero occuparsi di te, della tua vita, della tua sicurezza e dagli uomini di Chiesa che dovrebbero essere di esempio. Se urli, non ti sentono, se chiedi o preghi se ne fregano. Questo è l’ inferno delle brave persone, ormai, quelle malate di moderazione, indifese, indebolite. Si impone l’ estremismo in tutto, come una legittima difesa. Ciao

  3. Benedicta ha detto:

    Caro Prof. sono andata a leggere sul Giornale le dichiarazioni farneticanti di questo prete. Non ho parole, lo vedrei bene come inquisitore o torturatore, con quel faccino da buono è invece un ipocrita ingannatore. Ma come si permette? La Chiesa è ai minimi termini se si tiene gente del genere. Altro che moderazione! qui siamo alla follia criminale, alla voglia di esercitare il potere con vessazioni e non credo che sia un modo serio di recupero. Viene il voltastomaco a leggere certe dichiarazioni di questo prete Manzi, oltre alla voglia di dargli un fracco di mazzate. Non merita altro. Ma a questo gli manca qualcosa nella testa? Si vergogni, vada lui a ripulirsi i cessi che sporca!

  4. Zanoids1980 ha detto:

    Moderazione?! Ma caro prof. Lamacchia, ha sentito le dichiarazioni del prete don Mazzi sempre in tv in pianta stabile che uno si chiede: ma questo tizio quando la fa il prete? Vuole Berlusconi tra le sue mani per fargli lavare i cessi, per il suo bene dice. Siamo ai campi di rieducazione di Polpott;
    questo sarebbe un uomo di Chiesa? a me fa venire da vomitare e se fosse lecito lo prenderei a calcioni nel culo. Ma è mai possibile che si possa parlare così di un condannato? questa gentaglia mi fa allontanare sempre più dalla fede; e se parla così in tv, figuriamoci che cosa combina facendo il despota nel suo centro sociale. A me fa letteralmente schifo. Avanti ad una presa di posizione così truce che moderazione puoi pretendere? Ma il Papa lo che accadono certe cose?
    Vergogna!!!!! Se mi assegnassero a un pazzo del genere, io sfodererei tutto il mio orgoglio, lo manderei a fanculo (scusi) e andrei diritto in galera o agli arresti domiciliari.

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