SCISSIONI
C’ è un indicatore infallibile per valutare la genuinità o meno del senso di democrazia di un individuo o di un popolo. Premetto che sulla naturalità della democrazia ho già avuto modo di esprimermi più volte in senso negativo, riportandone disapprovazioni più o meno decenti. In natura nulla è ordinato democraticamente o pariteticamente, e tutto risponde a leggi fondate sulla diversità funzionale. Uguaglianza e libertà sono creazioni concettuali per sostenere l’ idea della democrazia: che è uno dei metodi di organizzazione della convivenza sociale, quello erratamente ritenuto il più perfetto, in quanto consentirebbe ad ogni uomo spazi che in altri regimi sarebbero preclusi. Nessuno si chiede, però, se ogni preclusione sia di per se stessa riprovevole o se ogni apertura sia altrettanto riprovevole. Consentire tutto a tutti: non è detto che sia cosa assolutamente positiva. Occorrerebbero delle distinzioni: ma allora, avremmo una democrazia relativa, un ossimoro.
Ciò premesso, in breve, non credo che in Italia sia ancora maturata la fede democratica; si è solo impostata la democrazia come metodo organizzativo che si può articolare come si vuole, aggirando, restringendo, ampliando col virus della interpretazione ballerina.
La mancanza di fede democratica si rileva, tra l’ altro, da un indicatore infallibile, dicevo: a partire dai gruppi sociali chiamati partiti politici, la maggior parte delle volte accade che le minoranze, invece di rispettare ed adeguarsi alle decisioni delle maggioranze, le contestano, si dissociano, diventano scissionisti e danno vita ad un altro partito. Non è un caso che il nostro Paese pulluli di partiti che si distinguono solamente in minuzie sulle quali l’ intransigenza e l ‘individualismo prevalgono sul sistema democratico maggioranza/minoranza. Malgrado questo continuo e diffuso esempio negativo, consentito da una legge liquida, si continua a parlare impropriamente di democrazia. Per garantire la libertà di voto, non c’ è il vincolo di mandato parlamentare; ma poi si dà ampio spazio al vincolo di mandato partitico che preclude un voto personale e veramente libero. La democrazia è cosa da grandi; da noi fu concepita ma poi fu presa a calci in pancia e abortì.
Chiedo scusa Prof: ma quante Frida ci sono in questo blog?! io penso che dobbiamo essere almeno due!
Per fortuna, caro Prof., abbiamo una magistratura che dà tanto lustro alla nostra civiltà e ci riscatta dalla indecenza delle buffonate e delle ruberie. Incorruttibile, onesta, equilibrata, saggia, efficace e competente. Non capisco perché tanta gente pensa esattamente il contrario, o peggio.
Penso proprio che non ce la meritiamo.