LA CONGIURA DEI NOCENTI
Come era più che scontato, Berlusconi è stato condannato. A pene severissime, addirittura ultra il petitum della solerte e pertinace P.M. Nessuna sorpresa, dunque, come, d’altra parte, ha commentato a caldo anche il Procuratore Capo Brutti Liberati. Lo davamo entrambi per scontato: forse, per motivi diversi, però.
Non ho le carte processuali e non posso esprimermi nel merito: sono queste e solo queste, infatti, che partoriscono la verità processuale e non le convinzioni personali o, peggio, i personali sentimenti pro o contro dai quali a volte ci si lascia condizionare, a prescindere.
Ma, ciò che nella lettura del dispositivo della sentenza mi lascia perplesso è la trasmissione al P.M. dei verbali dei testimoni della difesa, il che presuppone che tutti costoro sono stati ritenuti falsi e mentitori. Una trentina circa, di diversissima estrazione sociale e politica, professione, ambiente, età, residenze: e mi domando: ma come cazzo hanno fatto a incontrarsi e a concordare segretamente tra loro, ciascuno per quanto di propria ragione e diversi contesti, versioni di contesti, circostanze e fatti tutti scagionanti l’ imputato? Possibile che nessuno li abbia scoperti a fare la congiura, una bau bau – micio micio pro berlusca? Nessuno e nemmeno la P.M., nel dibattimento e durante la loro escussione, li aveva ammoniti o accusati di mentire. Solo una mia innocente curiosità.
Se costoro non saranno rinviati a giudizio, ci sarà da pensare che mancano elementi della loro presunta falsa testimonianza; e se saranno processati e assolti per non aver mentito, come si reggerà la sentenza di condanna? Non vorrei essere nei loro panni. Non sosterrei mai da vivo le intuibili pressioni a cui potrebbero essere sottoposti. Difficile non pensare ad una Italia ormai forgiata sul modello Guantanamo.
Per il resto, nella mia testa di vecchiaccio, riaffiora un vecchio romanzo di Giovannino Guareschi: “ il destino si chiama Clotilde”. Sarò egoista, ma io speriamo che me la cavo.