TRE, PER CAMBIARE?
La Trimurti, mi verrebbe da dire, al primo colpo; ma poiché da un lato sono rispettoso delle divinità altrui e dall’ altro, ogni servile accostamento del trio suonerebbe come offesa senza la precauzione di un minimo di variante letterale, mi sovviene della trimurtacci, come un mio compagno di scuola apostrofava le prof di greco, latino e matematica che non godevano delle sue simpatie. Per fatti suoi.
Dal melodico Sono tre parole, al goliardico tria sunt gratias (gratia mea, gratia tua e gratia ‘o c…) e al latino più volgare tria sunt sunt genera petorum. Petus, Contropetus et Petus cum rotella. Petus fetat sed non tronat. Contropetus tronat sed non fetat. Petus cum rotella fetat tronatque.
Ma tre è anche la Trinità che, per quanto Santissima, tuttavia, da sola non ce la fa a riscattare i molteplici volgarissimi o plebei trii che il Fato inesorabile volle numero fatidico. Vado a caso: dall’ olandese Trio Lescano all’ omnia trina perfecta est, e qui ci va assolutamente il punto di interrogazione, con rispetto parlando la storica troika che non è una parolaccia detta alla russa, i tre moschettieri che invece erano quattro e i tre famosissimi Tizio, Caio e Sempronio che, pure loro, erano quattro anche se in pochissimi conoscono il quarto, Mevio, messo in ombra per diffusa ignoranza popolare. Per non dire anche degli altri due derelitti Filano e Calpurnio colpiti dall’ atroce destino dell’ abbandono materno. Dai fratelli Marx notissimi per essere un trio ma che, invece, erano in cinque, al trio marchesini solenghi lopez che facevano ridere sempre fino alle lacrime, ai tre porcellini e a qui, quo, qua; dai devoti tre dell’ Ave Maria, alle sorelle Bandiera, ai nostrani Jidd, Jedd e u Tradetore che non sono Monti, Merkel e Topo Gigio gallo per caso.
Ah il tre, quale magia! Se decido di rifarlo, Ricomincio da tre, se desidero tornare getto tre soldi nella fontana di Trevi, e se voglio librarmi volo tre metri sopra il cielo, per non citare gli uomini che in tre viaggiano assieme ad una gamba, o in barca (per non parlare del cane). Forse nel tentativo disperato di sfuggire alla furia delle signorine Aletto, Tisifone, Megera, incazzatissime Erinni, racchie a piacere di natura e nessuno se le filava. Per non dire del trio Parche brutte come il debito e che portavano jella. Ci si diverte col tressette, in quattro però, o anche col morto, o meglio, col pollo. Inferno, Purgatorio e Paradiso, l’ aldilà dantesco, leggetene su Tre ccani, manco a farlo apposta. E volando basso, il trio Bol Ide Kyè? Non so quanti anni ancora e senza condizionale. Anche per gli innocenti che non hanno da scontare niente, tranne il peccato di orgoglio di essere italiani doc e non assimilati.