DI CONO…UN CONO D’OMBRA
Una task force anticono, inesorabile, incorruttibile, armata di taccuino, torcia per scovare gli imboscati nei coni d’ ombra, manganello e manette. Tutto il corpo vigilante (forestale compreso) è allarmato. A mezzanotte van le ronde del piacere…caccia alla leccata del cono gelato, monopalla, bipalle o tre. Ammessa ogni altra leccata, organica o no, in door o outdoors, quella del cono gelato potrà deliziare solo al chiuso di un kiosco ristretto, all’ aroma di sudore delle stellate e calde notti di estate. Vuoi mettere la pericolosità di una succhiata di gruppo o in solitaria a confronto con innocue sniffate ed endovene scucchiaiate flambè con ago a perdere? La leccata del cono algido sotto la luna è la perdizione, è una istigazione a delinquere, è l’ oscenità profanatrice delle innocenze biologiche, del patrimonio artistico-culturale che tanto rispetto incute alle mani dei milanesi fornicanti in combutta col gelataio – e per questo motivo coatti al gelato al chiuso asfissiante – ma non alle eteroetnie impegnate nelle loro scorrerie notturne che impongono di lasciare libero il fulmineo passaggio, con o senza patente. A pericolo di mettere un piede o una gomma su un cono scivolato di mano, squagliato a metà e di farsi la bua mentre corrono come pazzi e vanno ad investire qualcuno. E’ qui che interviene l’ ordinanza del saggio sindaco Pisapia, che ogni rischio si porta via. All’ apparire del ghisa, il solito furbastro fantozzitaliano farà come con le polpette: un boccone ed il cono vuoto sul naso per meglio mentire come Pinocchio; ma fonti molto ben informate paventano che gli etilometri oggi sparsi per la città saranno sostituiti da termometri monouso con tanto di rilevatori svizzeri di zuccheri, glucosi, vanilline, fragole, mirtilli, malaga e cioccolato. La panna? È ancora sub banco iudicis. Arresto in flagranza di cono gelato (confiscato e conservato nei freezer comunali come corpo di reato) da smaltire in camera di sicurezza nel più vicino commissariato e domani a giudizio con rito direttissimo. La condanna: la prima volta, sospensione dai pubblici attaccaticci; poi, la interdizione a vita da cassate, spumoni, coni, bonbon e grattachecche, pure home, con definizione in ustione chimica delle papille gustative nei casi incorreggibili. A rischio pure la patria potestà per manifesta inidoneità genitoriale. Colpa grave per separazioni giudiziali e aggravante nel calcolo degli alimenti al coniuge. Azzeramento punti sulla patente per i guidatori. Adelante col cono, ma con juicio: ispirarsi alla scarpetta di Cenerentola sarà la regola dei metropolitani. O mimetizzare il cono in un bel sandwich con finto gambo di würstel sporgente. La Madonnina intercederà per i suoi milanesi alla ricerca di un metro oltre il territorio governato da ilconoclasta Pisapia?