IL BUCO E’ NERO
Forse ci sta ingoiando un buco nero e le naturali forze gravitazionali stanno scomponendo gli atomi della materia e dello spirito. Forse; ma è certamente il momento giusto per recriminare a ragione: “ Ai miei tempi…!”. Sarebbe una banalità, ma non tanto discosta dalla osservazione. Gli schemi mentali che ci davano tanta sicurezza, personaggi, funzioni, valori: tutto a puttane. Fino a ieri me ne lamentavo; poi ho cominciato a prenderci gusto, ad assaporare le sorprendenti performances di ominicchi che si spacciano da uomini e di uomini che si adattano a fare i quaquaraqua; i jeans lerci in Parlamento dove si erano seduti uomini cazzuti e sciacquette che occupano i posti che furono di donne doc. Senatores mali viri, senatus bona bestia (!)
La disinvolta ignoranza è ormai omologata e quasi nessuno rileva la minima differenza, se non la patologia almeno l’ opacità di umanoidi per caso, in libera circolazione con la faccia seriosa, col cervello ingolfato e bisognoso di urgente rimessaggio e revisione; i pusher del similpensiero offrono sottocosto partite di roba scaduta; nessuno si vergogna più di nulla; si massacrano le femmine e i bambini sono pignorati con asporto con la forza pubblica; la magistratura ha infranto tanti sogni vintage; gli etero devono nascondersi per pudore; i cristiani si preparano ad oscurare crocifissi e sagrati per non offendere e per ripararsi dalle rappresaglie di altri cristiani manutengoli, si grida allo scandalo pubblico per le scopate fatte in privato; acque e cibi avariati e contraffatti; si stampano banconote che non possono circolare; a cazzo, si tende a riscrive al Costituzione pur avendo perduta la sovranità. Tanto per dirne qualcuna. La vita pesa, i giorni sono tardi: ma che spettacolo! Non fosse altro che per questo: val proprio la pena cambiarsi puntualmente i pannoloni.
…E nell’ Universo c’e’ un buco nero, sembra non avere fretta a chiudere la bocca, disposto a rinvii ma non a sconti. Ce lo meritavamo Noi del pianeta terra, un buco nero come ricompensa. Ma no, forse e’ solo un effetto ottico, risultato degli sguardi indiscreti di potenti telescopi, o forse un ventilatore a rinfrescare le stelle.
Si si, sara’ cosi:
Senza confini e senza tempo era l’ Aria ed un Vento ruotava incessantemente.
Ed il Vento divenne l’ amante del suo Principio e si riavvolse su se’ stesso.
E da questo nacque il Desiderio.
Il Desiderio e’ stato il Principio di tutto.
Si si, sara’ cosi’.
perche’ siamo comunque certi che sia sempre valido quanto diceva tanti anni fa SENECA:
” …Verra’ un tempo in cui, a forza di pazienti ricerche, si rivelera’ cio’ che oggi e’ nascosto …verra’ un tempo nel quale i nostri discendenti saranno sorpresi che noi abbiamo ignorato cose cosi’ ovvie “.
Oggi siamo arrivati in un paese di cui non conoscevamo ne’ clima ne’ tradizioni, tanto per la soddisfazione di un innocente cambiamento; e invece non siamo andati neanche all’ aeroporto per volare con il pensiero. Ci siamo ritrovati dove stavamo ogni giorno, il risveglio imbronciato dopo il solito sonno: peccato, sarebbe stato bello un ritorno al passato; e invece novita’, tutte queste novita’ che non distraggono per niente, e’ come ritrovarsi tra le mani un giornale preso sottosopra e portato per sbaglio davanti agli occhi. Povera umanita’, condannata all’ angoscia eterna. Certamente il mondo ha girato troppo veloce in questi ultimi anni, i cambiamenti troppo rapidi hanno mandato tutto a gambe all’ aria: quello che nel passato era un’ eccezione, nel presente e’ diventata una regola. Il ” Mutatis Mutandis ” ha messo da parte il senno antico, e invece di cambiare le cose che andavano cambiate, ha cambiato le cose che non andavano toccate.
Continua, perche’ vedo che lo spazio funziona male.