ARLECCHINATE
In questa quasi Italia, paese alla memoria dove, ormai, impera la piena omologazione della inconsapevolezza, della improvvisazione, del velleitarismo per titolo di anagrafe a danno di chi ha già dato prova e superati esami nella vita, non avevo osato rischiare una idiota accusa di razzismo proponendo qualche mia riflessione sulla opportunità della nomina a Ministro di una signora di nazionalità e cultura congolese, perché in quel paese è nata e ha vissuto i suoi anni formativi prima di venire in Italia ed acquisirne anche la cittadinanza (unitamente alla prima che non risulta mai essere stata rinunciata) e di un’ altra signora, tedesca di nazionalità e cittadinanza, con l’ aggiunta di quella italiana. La prima al dicastero della immigrazione; occorreva. Infatti, gli italiani – mai emigrati – non se ne intendono.
Vedete: qui non siamo difronte a due cittadini comuni, ma a due soggetti che hanno dovuto giurare solennemente fedeltà alla Repubblica Italiana per il grande impegno delle responsabilità assunte nei confronti di uno Stato diverso dal loro e da un popolo diverso dal loro. Che antitesi insuperabile! Che evidente conflittualità di interessi, attuale o possibile: a chi saranno fedeli le due signore in caso di contrasto, molto più che probabile, date le premesse?
Non si possono servire due padroni come Arlecchino. Solo in Italia, Paese delle maschere e marionette. Ritengo giuridicamente insuperabili detti ostacoli e nulli i due solenni giuramenti da burletta. Da un lato, si può cominciare con piccole cose, qualche parente, le sorelle e poi si tenderà a travasare in Italia il quanto più possibile, chissenefrega del resto…; e quali disposizioni avrà già avuto la Idem dalla Merkel, quasi ministro dalla cara nazione notoriamente “amica” Germania? Posso essere “perdonato” se ho un po’ di sana paura per una invasione “cicero pro doma sua” gestita non si capisce bene a favore di chi? O paura per un ulteriore azione di affossamento e di asservimento dell’ Italia nell’ ambito del Consiglio dei Ministri come organo collegiale?
A questo punto, avete due chances: rifletterci veramente o sbrigarvela a cazzo, apostrofandomi razzista. Fate voi.
Le riflessioni di Michele sono piu’ che sufficienti a mettere gli italiani in stato di ansia per le complicazioni che possono derivare dalla scelta del nuovo governo, che avrebbe dovuto mirare a dare una calmata alle gravi tensioni manifestatesi a seguito dell’imprevisto (?) risultato elettorale, piuttosto che aggravare il disorientamento dei cittadini, dalla scelta appunto fatta, o meglio decisione, di arricchire il Parlamento di due ministre, italiane solo per cittadinanza acquisita, e felici e contente di avere il vantaggio di possederne due. La piu’ contestata mi sembra sia la ministra congolese, anche per il fatto che da’ maggiormente all’occhio, e tensioni e fermenti aumentano, per il motivo aggiunto che la suddetta signora e’ attivamente impegnata anche nel suo paese per favorirne gli interessi. Regalo piu’ gradito non si poteva certo fare, ma un vento contrario ha cominciato a soffiare, portando tempesta. Idea brillante, il va sans dire.
E la religione non aiuta, a causa della grande differenza: dicono che il papa’ di Kashetu (Cecile) Kyenge avesse quattro mogli e trentasette figli, cosa a cui gli italiani non sono abituati.
Non e’ razzismo, forse un po’ di buon senso non guasta.
Scusate la confusione, ma qui da lontano….