VORREI CHE FOSSE AMORE…
Quando si dice la sofferenza.
Leggevo che l’ autopremier – non voluto da nessuno tranne che dal destino sotto forma di Napolitano – sta soffrendo di preoccupazioni serie: non per gli italiani ma per colpa degli italiani.
Si sta accorgendo che sti’ quattro ingrati straccioni italici non amano abbastanza i fratelli tedeschi che tanto bene, invece, ci vogliono e ci trattano con la stessa spocchiosa insofferenza padana tipicamente zotica e supponente di chi sa poco e male, ed è convinto di sostenere il mantenimento del sud. Ecco, tutta l’ Italia sarebbe il meridione del padaunno. Ma qui siamo, ormai, al tutti per unno e unno per nessuno.
Eppure, ciò che angoscia papà Mario è che gli italiani si stanno rompendo le balle del neocolonialismo germanico che, a quanto risulta dai conti, sino ad ora non ha speso un euro per la situazione italiana e lucra a piene mani dal giochino dello spread con cui cannibalizza i Paesi europei. E lui ambisce: “vorrei che fosse amore…”
Ma in pectore dell’ illustre angosciato, tutto il resto est à suivre.
Dicono: il dolore fa pensare; pensare fa soffrire; soffrire fa sbarellare. Pare proprio di sì.
Mentre, quelli che come me non si sentono il sud di nessuno dovrebbero amare gli unni se no il “premier per caso” non ci dorme la notte. Si dovrebbe misurare anche lo spread con la razionalità e con la decenza.
Per favore, riaprite i manicomi.
Preparate le basi ricovero e prendete nota delle prenotazioni urgenti. Già due nomi sono in lista, il va sans dire: l’ altro potrei essere io. Se continua così.
Orgogliosi di vivere al Nord, in una capitale che, almeno per il momento, piu’ su di cosi’ proprio non si puo’, con una latitudine approssimativa di 64* Nord. Una capitale in grande evoluzione , sia per quanto riguarda la cultura, la tecnologia, l’edilizia e quant’altro.
Vivere al Nord, con strade e marciapiedi riscaldati; e pero’ la notte… incredibile ma vero :
I suoi abitanti “tendono ad uscire la sera relativamente tardi cosi’ i bar si riempiono rapidamente verso la mezzanotte. Una delle principali cause di questo comportamento e’ che l’alcool e’ molto caro nei bar, cosi’ si tende a bere a casa prima di uscire. La birra era bandita fino al 1* marzo 1989, ma e’ poi diventata molto popolare. Comunque, come gli altri alcoolici, e’ ancora abbastanza costosa: una pinta di birra attualmente costa tra i 5,50 e i 9 euro. Per questo motivo, molte persone escono tardi e arrivano gia’ ubriache ai bar del centro.”.
da Wikipedia, l’ Enciclopedia libera. Reykjavik