Note a margine n. 93

2012 : LA RIPRESA del …” CARO LEADER”

Solo un minus habens poteva e può credere davvero che un Governo possa governare in base a scelte puramente tecniche scevre da valutazioni di timbro politico. Un minus habens, o un impostore o un suo complice.
Anche quando chiamiamo un tecnico per sistemarci la lavastoviglie o l’ impianto di riscaldamento, ce lo scegliamo noi, anche se non sempre imbrocchiamo: la libera scelta, tuttavia, ci dà una base di fiducia che, invece, ci manca negli altri casi. Così per un medico, per un avvocato, per un commercialista, per la parrucchiera o la fisioterapista. Per un Ministro, no: dobbiamo avere fiducia ope legis e se non ce l ‘abbiamo chi se ne frega: così pensa qualcuno che della libertà democratica ha una idea molto approssimativa. E a furia di far prevalere la ragion di Stato (scusate, quale?) ci consegna nelle mani della Ragioneria di Stato e non solo quella italiana.
D’altro canto, mi è accaduto di ascoltare qualche idea programmatica esposta ‘recto tono’ da esponenti di questo Governo tecnico che, sempre più, mi da’ l’impressione di essere composto da “diversamente tecnici”. Escluse pochissime idee, come quella della ministra Severino sulla organizzazione degli arresti in attesa di una convalida giudiziale che potrebbe, poi, non esserci.
Per quel poco che ne so di micro e di macroeconomia, per avere prima studiato e poi insegnato la materia, temo che qui si stia addirittura remando contro – cui prodest? – un risanamento ed una ripresa della nostra economia.
Ritengo, infatti, che sussistano valide ragioni per temere la caduta della nostra economia nel baratro della grande depressione stile America anni ’29. Il metodo? Ecco, in breve, i passaggi in nove mosse:
1) aumentare a dismisura la quantità delle imposte esistenti;
2) introdurre di colpo nuove tassazioni, che, notoriamente, nei bilanci delle famiglie (contribuenti finali in quanto non possono riversare il carico su altri) equivale a squilibri economici pari ad una improvvisa, grave, costosa e lunga malattia, ad una riduzione di stipendio, ad una disgrazia che colpisca il patrimonio o le persone;
3) tassare ogni immobile, compresa la prima casa, e, in questo modo; a) da un lato, fargli perdere valore sul mercato ( chi compra, infatti, si addossa per il futuro anche il relativo carico/debito fiscale); b) dall’ altro, rendere meno sostenibile la conservazione della proprietà; costringendo alle svendite e facendo arricchire le Banche e coloro che, disponendo di liquidità, acquisteranno a prezzi stracciati;
4) e, sempre per facilitare e garantire l’ esito già letale di cui al n. 3, aumentare – di colpo – l’ ammontare delle rendite catastali degli immobili: i quali, fiscalmente varranno di più e commercialmente varranno di meno. Logico, no?
5) premiare gli Istituti di credito con i soldi della gente costretta, per legge, a lasciare i soldi in banca, ad aprire conti correnti (anche per piccolissimi importi) e a sostenerne i costi (assegni, bancomat, estratti conto, etc);
6) con meno soldi a disposizione, le famiglie consumeranno di meno, e le meno abbienti ( che sono in maggioranza) li spenderanno quasi totalmente (sempre che bastino) a procurarsi beni di prima necessità (alimenti dai prezzi concorrenziali e di dubbia provenienza) e cure medico sanitarie (vista la progressiva chiusura delle strutture ospedaliere esistenti);
7) ridurre i consumi significa ridurre la produzione: scompariranno migliaia di imprese produttrici e distributrici; il che significa licenziamenti ed aumento di disoccupazione;
8) aumentando i disoccupati e i sottooccupati, si ridurranno ancora di più i consumi e, il calo della domanda, porterà alla progressiva chiusura di altre imprese, e così via via in un ciclo mortale: resteranno pochissime e grossissime imprese che avranno il monopolio assoluto del mercato, disporranno di tutti i nostri soldi, e, in tal modo, eserciteranno il vero comando dei destini del Paese, determinando i prezzi senza concorrenti, non in base i costi ma modulati in modo da realizzare il massimo guadagno totale. Mangeremo e vestiremo, studieremo e camperemo come sarà stato deciso altrove, nella alte sfere alla maniera nordcoreana e del suo “caro leader”.
9) Assicurare, in tal modo, in modo massivo e seriale, la depressione dell’ economia e persino la cultura del Paese e asservire quest’ ultimo alle volontà di padroni assoluti, nazionali e ultranazionali. Si salveranno magnacci, markettare, ladri e rapinatori, gli invincibili alti burocrati e gli inossidabili politici, spioni al soldo straniero, sindacalisti e ospiti TV, gli evasori fiscali che nasconderanno il reddito o che consumeranno beni di contrabbando o prodotti da lavoro nero. Nomen omen? Crimen omen!
Questo è quanto sta facendo il nostro Governo. E per noi peones, spiati, vessati, controllati e condizionati come saremo, venirne fuori con metodi legali e democratici sarà impossibile. Impossibile come credere ad un Governo di “diversamente tecnici” che afferma di voler avviare una fase di ri…presa. Che, se ci sarà, sarà ancora solo …per il culo.

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