QUALE VIRTU’ ?
Quando in un Paese che ha lottato duramente per darsi una struttura democratica l’ opposizione, non soltanto latita e fa mancare il necessario sostegno ai rappresentanti del Governo in una decisiva missione nelle sedi dell’ EU, ma, anzi, li irride e li osteggia con ogni mezzo, pur sapendo che sono in gioco la salvezza e le sorti dell’ intera economia nazionale, non possiamo non prendere atto che trattasi di una opposizione priva del benché minimo senso di responsabilità.
In un Paese democratico anche la opposizione sa governare: svolgendo il suo prezioso ruolo con la forza della saggezza e del senso del dovere adeguato alla sua funzione costituzionale, con metodi democratici, per proporre e correggere, e per indicare ai cittadini vie alternative alla gestione del Paese, delle sue risorse, dei suoi problemi. Ed anche col coraggio di sostenere quanto sia giusto e conveniente per la collettività. Certamente non mai sobillando la violenza delle piazze come, invece, provano e riprovano con successo i loschi figuri che mai mancano di approfittare delle debolezze della libertà.
In ogni democrazia una opposizione davvero degna di questo nome si guadagna sul campo il rispetto di tutti i cittadini, avversari compresi, quando, al momento cruciale, mostra di essere capace di condividere col Governo le responsabilità delle sorti del Paese esposto a incombente rischio di rovina.
Le aggressive dinamiche finanziarie-speculative, oramai di dimensioni mondiali, hanno scatenato una feroce guerra economica che viene dal di fuori e alla quale tutti dobbiamo opporre strenua resistenza prima che sia troppo tardi, unendo le forze e ciascuno dando il proprio apporto secondo le proprie possibilità. Il Paese, al momento opportuno, ne avrà buona memoria, con gratitudine o con disprezzo.
Se la guerra sarà persa, lo sarà per tutti: la salvezza non potrà che essere solamente generale. O non ci sarà.
In siffatte contingenze che reclamano a gran voce la più strenua difesa e la necessaria prioritaria solidarietà generale, il non sostenere i nostri soldati al fronte che tentano di difendere popolo, territorio e sovranità del nostro Stato, è atto criminale.
Il comportamento di una opposizione incapace di anteporre gli interessi di tutti alle miserabili mire partitiche, tesa tuttora alla presa del potere approfittando dell’ urto immane delle forze che dresdeggiano e coventrizzano il nostro Paese, è complicità, è puro sciacallaggio, è criminogeno. E’ infame collusione con le ostilità esterne che si perpetra ai danni di tutti i cittadini e non dell’avversario politico. Anche questo dovrà essere ricordato.
Per odio – meritato o no – verso la persona, non si può abbattere il timoniere nel momento dell’ emergenza in cui egli sta provando a salvare la barca e tutti i passeggeri. E’ pura scellerata follia che proviene proprio da coloro che si propongono come alternativa, come i salvatori del Paese.
Quale virtù potremmo mai aspettarci da chi sta mostrando di essere capace di tanta turpitudine?