DALL’ AFFOLLATO ORIZZONTE…UN NUOVO SOGGETTO
Il Cardinale Bagnasco, presidente della Cei, ha pubblicamente illustrato i maggiori problemi della nostra società ed ha affermato che, quanto a questa, non possano ravvisarsi debolezze morali soltanto da una parte e diritture etiche soltanto in coloro che vogliono regolare i conti a loro modo.
Una buona analisi ed una autentica presa d’atto del contesto sul quale ha espresso la posizione della CEI.
Ha, pertanto, auspicato una rinascita della politica. In genere, ho trovato le sue considerazioni tutte abbastanza chiare e concrete. Anche condivisibili nella maggior parte. Anche se non si capisce se nella società egli intende compresa anche la Chiesa che, a mio parere, non se ne può tirare fuori.
Molto meno chiare, però, quelle mi sembrano essere, quando egli ha annunciato: “ Sembra rapidamente stagliarsi all’orizzonte la possibilità di un soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica”. Così, almeno, ho letto virgolettato sulla stampa e riporto in questa sede.
Domando. Chi potrebbe “interloquire con la politica”? Vado a braccio, per tentativi.
Certamente dovrebbe trattarsi di un soggetto che non sia nella politica ma “interloquisca” con questa; non un nuovo partito, dunque, del quale non si sente affatto la necessità. E di questo rendiamo grazie al Padreterno. A meno che Bagnasco minus dixit quam voluit, cioè non abbia espresso completamente ciò che invece terrebbe in mente: proprio un nuovo partito, magari una nuova Democrazia Cristiana che raduni tutti i cattolici. Amen. Non ho parole.
Un nuovo soggetto ecclesiale? mi sono chiesto, ma poi ho scartato l’ idea, perché quella è cosa loro e certamente Bagnasco non lo verrebbe a preannunciare a noi laici se non a cose fatte.
Precisa, però, il prenunzio, “un soggetto culturale e sociale” che sia interlocutore della politica. E allora? Qui l’ alto prelato pecca di chiarezza, anche perché non di auspicio vero e proprio si tratta, ma bensì di una constatazione circa la concreta possibilità che “rapidamente” nasca ed operi il suddetto soggetto ben definito e ‘altro’ dalla politica.
Che cosa o chi dobbiamo attenderci, allora? Il messaggio mi appare così criptico e trasversale che può essere interpretato in diversi significati. Nemmeno Giovanni Battista fu capito. E ci perse la testa.
Al momento, dunque, posso fare solo delle congetture, così, alla buona, fatte in casa.
Parto dall’ alto.
Un nuovo Messia che ha trovato in Bagnasco il suo Giovanni Battista. Magari perché quello venuto a suo tempo ha dovuto fare grosse varianti al progetto originale (data la gravità della situazione) o quello non era il tempo giusto.
Un nuovo Papa che faccia seguito a quello attuale dimissionario o moralmente sfiduciato.
Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, Rinnovamento, Focolarini ed altri già esistono e ne cogliamo gli effetti.
Un nuovo ordine di preti laici.
Un ordine di pretesse.
Un nuovo organo giudiziario, nazionale o ultranazionale, con compiti esclusivamente etici.
Una nuova Santa Inquisizione che omologhi o delegittimi o scomunichi Governi.
Un alieno ben conservato e tenuto segreto da usare alla bisogna.
Standard & Poor’s.
Fitch Ratings
Umberto Eco.
Beppe Grillo.
Hans Küng.
Adriano Celentano.
Michele Santoro.
Checco Zalone.
Nichi Vendola.
Platinette.
Fabio Fazio.
Luxuria.
Eugenio Scalfari.
Valeria Marini.
Qualche Presidente di Condominio.
Romano Prodi.
Lo stesso Bagnasco.
Un intellettuale feisbukista.
Io, quando sono ispirato.
Vari ed eventuali, siamo in democrazia e stiamo a vedere l’ esito delle primarie.
Bagnasco, visto che ha avuto già la fortuna di vedere “rapidamente stagliarsi all’ orizzonte” questo soggetto, mentre noi ancora non lo vediamo, ce lo dica, di grazia, ci illumini, per favore, ci tolga dall’ angoscia delle cento ipotesi e passa. E condivida con i comuni mortali peccatori il piacere di questa sua bella pensata.
Sì, ce lo dica subito, prima che (sempre dall’ ormai affollato orizzonte) venga qualche pagliaccio e ci dica: “Sono io quello!”, magari, davvero convinto.