Note a margine n. 72

SONO UN MA.VE.RI.

Sono un maschio vecchio rincoglionito.
Che non faccio politica è solo un dettaglio. A parte questo, lo ripeto, sono un maschio vecchio rincoglionito. Secondo la scala estimativa di qualche ragazzotto antico con uso di microfono e uditorio garantito.
E sì, non avrei difficoltà ad ammetterlo.
Quanto al maschio, test brillantemente superato. Come da anagrafica documentazione cartacea, a cominciare dallo stato di famiglia; e come da ampio testimoniale tuttora disponibile ad essere escusso anche sotto giuramento.
Quanto al “vecchio”, lo testimonia la data di nascita, e con i numeri non si può bluffare. Dicono tutto, parlano chiaro, arrivano persino a segnarti di rughe il viso e ad avvizzirti le mani. Queste le puoi nascondere infilandoti un paio di guanti; per quello, invece, niente da fare, non ci sono occhialoni che tengano, né berrette né cappelli a tese abbastanza larghe che possano celare la tua età. Potresti usare il casco integrale, ma sarebbe altamente fastidioso portarlo 24 ore o infilarti un preservativo xxxl, magari di quelli non troppo trasparenti, di quelli fantasiosi last generation. Ma dovresti essere una testa di cazzo. Sapete di che parlo: quell’ oscuro oggetto del desiderio di femminucce, di maschietti e dei diversamente diversi. Ovviamente, ciascuno per quanto di rispettiva ragione e competenza. E per gli usi consentiti dalla legge, pardon, a piacer di natura.
Quanto al “rincoglionito” – aggettivo fortemente specificante – in mancanza di indicatori oggettivi, non posso che rimettermi al prudente apprezzamento degli esperti teorico-pratici, dei portatori sani, categoria professionisti o amateur, dei redivivi Colleoni, patiti collezionisti, qualificati intenditori, o solo specialisti degustatori, o almeno comuni e semplici normodotati.
Scusate, ma, dovendo farmi una idea precisa, propenderei, insomma, per il giudizio espresso da un modello fallico e diffiderei del giudizio esternato da un modello fallato, da prendere, piuttosto, “alla cogliona”.
Sono un maschio vecchio rincoglionito. E’ possibile.
Infatti, così, volendo parlare di politica e riferendosi alla categoria dei “…maschi e rincoglioniti”, ha sentenziato da un palco in piazza un guru lobobucato, mentre zompettava, al solito, di continuo sulle punte dei piedi come compulsato da un incontenibile anelito di essere uccello e unirsi ad altri stormi. Una intima aspirazione come quella, altrettanto ambiziosa, di farsi guida e libertador del nostro Paese, evidentemente non ancora abbastanza disgraziato e non ancora punito a dovere dei molti peccati. Certo è che per i vecchi rincoglioniti si prospettano tempi duri, spazi ristretti e forse anche l’ eutanasia. I maschi, invece, se presi per il loro prezioso verso giusto, quale che sia, sono al sicuro.
Io sono maschio, ma non basta; esiziale è che sono anche un vecchio rincoglionito. Forse. Ma il giudizio espresso da un semplice fallocomodatario non mi convince. Certo. Nella strumentazione di bordo, l’ epididimo di serie – bon gré mal gré – fa ancora una certa e rilevante differenza ai fini pratici, anche per un’ opinione in merito o tanto per un pourparler.
Eppure, questo turpe evangelizzare delle folle contro i vecchi, magari lanciate soltanto per épater les bourgeois, come alternativa al losco presente, mi fa molta paura ugualmente.

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2 risposte a Note a margine n. 72

  1. helena ha detto:

    Dalla bella penna al bel pennello del Poeta :

    VIZIO
    Un uomo antico
    accanto ad un altro
    siede al sole di primavera
    immobile gruppo
    in un vecchio tronco
    muscoso scolpito
    tra i resti del pristino
    giardino comunale
    e le nuove zigene

    * * *
    del loro vizio di vivere
    a dilungo stanno
    assieme a tacersi

    Michele Lamacchia (da RIcadenze – Vedute di Affaccio)

  2. helena ha detto:

    …anche a me!
    anche a me, perche’ man mano i giorni vissuti hanno lasciato i segni che ne arricchiscono l’espressione, hanno reso maturo il loro sapere, quel raccolto che il mondo attende ansioso, indispensabile per andare avanti!
    anche a me che’ i vecchi li amo tanto!

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