Note a margine n. 59

FERRAGOSTO: GRILL E FORNELLI

Curiosa coincidenza di contemporaneità. Scenari, il N. Fornelli di Bari e Rosa Marina.
Nel primo, Istituto Penale per i minorenni N. Fornelli di Bari, si sono azzuffati due gruppi, i baresi e i tarantini, per motivi di campanilismo; rissa sedata, immediate verifiche sulle responsabilità personali, rientro nelle celle, sanzioni del caso. Non credo che qualcuno la passi liscia. Per il SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, nella sovraffollata e malfrequentata struttura “la tensione è altissima”.
Nel secondo, Rosa Marina, a pochi chilometri da Bari, sul mare della bianca Ostuni, “Il villaggio più esclusivo della Puglia”, ville lussuose, hotel a diverse stelle, attrezzate spiagge private e riservate, bar, strutture eleganti, etc., un gruppo di ragazzi figli “per bene” di gente che conta, facoltosi commercianti e stimatissimi professionisti di Ostuni provenienti da Brindisi e dal nordbarese, hanno aggredito un loro coetaneo, al Rodos, il lido di Rosa Marina, un diciassettenne seduto al bar con la ragazza, dopo ripetute e pesanti provocazioni, tipo lancio cubetti di ghiaccio. Poi, sempre per restare in tema “rinfresco”, uno di loro lo ha percosso violentemente più volte col pesante cestello del ghiaccio sul cranio, fino a fracassarglielo. La combriccola, subito dopo la bella impresa “per bene”, si è dileguata. La vittima è grave in ospedale con prognosi riservata.
La polizia, chiamata da qualcuno, tra i circa trecento presenti al fatto, ho trovato solo gente che non aveva visto niente o che accennava timidamente ad una “piccola discussione tra ragazzini”.
Il diretto responsabile, identificato e accompagnato dal legale, ha finito per confessare. Piange il liceale, dice “che ha perso la testa” e forse non si rende conto che, per ora, è lui che ha rischiato di farla perdere ad un altro. Non si esclude che vada a ripetere la solita, sperimentata formula magica assolutoria: “ non so che cosa mi ha preso…”. Ora è denunciato per tentato omicidio ma in libertà. In libertà, sì, come l’albanese ubriaco alla guida di un Suv che, guidando contromano, ieri sera ne ha ammazzati quattro in un colpo solo. Fatali contemporaneità!
Dal groviglio di notizie pubblicate sui giornali locali, parrebbe che ostunese sia la vittima e ostunese sia l’ aggressore, quindi non si potrebbe pensare al banale campanilismo. Si indaga per accertare le altre diverse responsabilità, dei protagonisti campioni al gioco del secchiello senza paletta, degli omertosi e favoreggiatori, dei reticenti e dei vili mentitori.
Immaginiamo le pulsioni, l’ intreccio di telefonate, gli amici degli amici, le pressioni, le promesse, e, forse, anche un po’ di velate intimidazioni, prospettive di ritorsioni… e persino lo stato d’animo dei poveracci che dall’ amministrazione del Villaggio ci campano perché ne sono dipendenti o ne ricevono l’ autorizzazione a gestirvi qualche servizio, e che, loro malgrado, hanno dovuto assistere all’ accaduto. Malcapitati dell’ accidenti proprio a me doveva succedere! Ma guarda che altro guaio!
Insomma, notti insonni per tutti: per i genitori della vittima, per i disgraziati involontari testimoni, per i genitori dei responsabili e per coloro che sono occupati ad allestire, questo anno come per tutti i decenni pregressi, l’ immancabile festeggiamento con grill e buffet per il ferragosto 2011 del villaggio “che è e resta, come sempre, un posto, tranquillo” tengono a precisare gli addetti. Come dire che, secondo la Direzione, nella selezionata e benfrequentata struttura la tensione è ai valori normali.
Dormiranno tranquilli solo i meno consapevoli, quelli della generazione del “ma che sarà mai!?”, quelli ai quali non si era spiegato in tempo (e, temo, non si spiegherà efficacemente) che certe cose non si fanno (ça va sans dire) e che, se si fanno, bisogna saldare il conto con la Giustizia, anche se sei “figlio di” e se non sei ospite del Fornelli, dove si azzuffano per campanilismo i ragazzi figli di famiglia “non per bene”, e ne pagano le conseguenze, pronta cassa, senza sconti né l’assist di principi del Foro al seguito e di particolari indulgenze ambientali. Noblesse oblige

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5 risposte a Note a margine n. 59

  1. helena ha detto:

    Aprire una finestra sul mare, un affaccio, un abbraccio, siamo qui tutti insieme …Salve mare, Mare Nostrum, Salut la mer! mare Mediterraneo. Ma che caldo però, proprio soffocante ; e fuoco di armi impazzite ; e piovono acque di metallo…
    – Splendide, radieuse, au sein des grandes mers
    Tu surgiras, jetand sur le vaste Univers
    L’Amour infini dans une infini sourire !
    Le Monde vibrera comme une immense lyre
    Dans le frémissement d’un immense baiser
    – Le Monde a soif d’amour ; tu viendra l’ apaiser.
    Arthur Rimbaud da: Soleil et Chair

    Non chiudiamo la finestra, per poter sperare, tutti insieme.

  2. helena ha detto:

    Ps
    michele lamacchia (Soltanto Venti)

  3. helena ha detto:

    Se si ha la fortuna di avere chi ti guida, e che ti ha incoraggiato a calcare le strade sconosciute, e a volte un pochino insidiose anche, ma larghe di interesse, e chi ti guida è un Poeta, anzi anche un Poeta, allora sentiamolo, poichè mai se ne avvertirà il fuoriluogo :

    io mi credevo

    Come fosse il sole a far il giorno
    la notte fosse per il riposo e l’ amore
    e le vele fossero per il vento
    così mi credevo che sacro fosse il lavoro
    l’ amico ed ogni libera promessa;
    che certo fosse d’ ognuno l’ amore per verità
    il bene della giustizia senza passioni;
    io mi credevo che i veri grandi fossero
    tra gli umili, i diseredati senza poteri,
    che inarrestabile fosse il pensiero
    indomabile la parola ed inespugnabile fosse
    lo spirito dell’ uomo,
    insopprimibile la sua coscienza
    invincibile infine ogni lotta per libertà
    e per la pace che l’ ha in custodia.
    Io mi credevo che irriducibile fosse il diritto
    al rispetto, alla difesa, alla vita,
    alla fiducia, alla fedeltà, alla fede.
    Oggi non più. Troppo spesso ormai
    Dio è lasciato all’ uscio delle sue chiese :
    la casa, l’ ospedale, la corte , il carcere.
    Io non so più; io non posso crederlo ancora
    tutto mi rapporta al contrario e di più
    non posso dire, ché anche il pianto
    è da nascondere, la protesta è da tacere,
    la difesa è da rinunciare :
    son colpe da scontare
    altra libertà si perde ed anche la vita.
    Allora, figlio, lotta per crederlo ancora
    coltiva il mio sogno perduto e conservalo
    per un bimbo che verrà a chiedertene uno.
    Almeno tu.

  4. D. S. ha detto:

    Non Le dispiaccia professore se, avendo appena letto: Note a margine n. 59, mi permetto di scrivere quanto provo e sento in seguito ai fatti avvenuti e da Lei riportati. “ La vittima è grave in ospedale …” Presso le strutture pubbliche di Pronto Soccorso operano figure professionali che assistono tanto “ i per bene” quanto “ i non “. Per esperienza indiretta ( ma la vivo molto da vicino ), vorrei ricordarLe che in questi … “ episodi ”, vengono regolarmente coinvolte anche altre persone, oltre a quelle da Lei già elencate, che non dormono la notte. Parlo del personale medico qualificato che ha la malaugurata sorte di trovarsi di guardia o di reperibilità presso la struttura quando avvengono questi fatti, che poi regolarmente verranno riportati e amplificati. Non tutti sanno ( ma lo sanno! ) che oltre che al soccorso del paziente, il malcapitato medico chirurgo deve trasmettere all’Autorità Giudiziaria competente un referto circostanziato sulle lesioni e le cause che le hanno determinato. Accade che pressioni, a volte, vengono fatte anche a questi poveri cristi che ricevono, ancor prima dell’arrivo del
    paziente, segnalazioni… che in altri casi si chiamano ‘raccomandazioni’, come se si trattasse di un concorso! Interferenze inammissibili! In contrasto con la loro coscienza e con l’etica professionale e, se mai dovessero commettere un errore, diventano loro l’unica vittima e sbattuti in prima pagina dei media. …sempre di corsa, scappo!
    Eli

    • Michele ha detto:

      Brava Eli, ma non capisco perché e di che dovrei dispiacermi. Lei ha fatto bene a rammentare a quelli che non lo sanno l’aspetto sanitario-legale di certi fattacci. E, mi creda sulla parola, io sono tra i tanti che lo sanno: 1) perchè ho fatto l’avvocato per moltissimi anni specializzato e a perdere, per una clientela in genere nullatenente; 2) sono stato docente ordnario di Diritto etc.per lungo tempo; 3) perchè ho un consuocero Primario chirurgo in Ospedale civile con mentalità del missionario; 4) perchè ho un genero aiuto Primario di Ospedale civile con la stessa mentalità e non si risparmia di niente;5) perchè mia figlia ha fatto tirocinio da infermiera in prima linea.Può bastare?
      Immagini un po’ cosa posso saperne…e non posso riferire a nessuno.
      Cordialità. Ciao.
      Michele

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