Note a margine n.4

Note a margine n. 4

L’ALBERO DEI…PACCHI

Nel dicembre del 2006, uno dei più natalizi che mi ricordi, scrissi e pubblicai, puntualmente snobbato (ma non avevo velleità del contrario), “IL VIDEOTELEFONINO E’ SOTTO L’ALBERO.UN’OPINIONE DI MICHELE LAMACCHIA”. Non penso che sia molto sbagliato riprenderlo e riportarlo qui. Avvertenze: la sua lettura potrebbe risultare noiosa. Si sconsiglia a soggetti intolleranti al prodotto.

“Sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7-12-2006 è pubblicata la Deliberazione n.61/06/CONS. 15 novembre 2006 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni contenente “Misure di sicurezza in materia di tutela dei minori da implementare sui terminali mobili di videofonia”
La normativa si rivolge a “gli operatori di comunicazioni che offrono servizi audiovisivi e multimediali, diffusi in tecnica digitale su frequenze terrestri o su reti di comunicazioni mobili e personali, destinati alla fruizione del pubblico tramite terminali mobili, il cui contenuto sia riservato ad un pubblico adulto o, comunque, possa nuocere allo sviluppo psichico e morale dei minori,…”
In buona sostanza, si fa loro obbligo di: a) “adottare nelle offerte dei predetti servizi un sistema di protezione dei minori dall’accesso a tali contenuti avente un grado di sicurezza pari agli analoghi sistemi applicati alla diffusione di programmi radiotelevisivi ad accesso condizionato”; b) “offrire agli utenti dei servizi audiovisivi e multimediali riservati ad un pubblico adulto una modalità/funzione di parental control che consenta di inibire stabilmente l’accesso del minore che usa occasionalmente o permanentemente il terminale mobile, ai contenuti di cui al comma precedente. La predetta funzione dovrà risultare facilmente attivabile/ disattivabile dall’utente tramite la digitazione sul proprio terminale di uno specifico codice segreto (pin), distinto da tutti gli altri codici utilizzati sul terminale stesso per altre funzioni. Il codice dovrà essere comunicato con modalità riservate, corredato dalle avvertenze in merito alla responsabilità nell’utilizzo e nella custodia del medesimo, al contraente maggiorenne che stipula il contratto relativo alla fornitura del servizio; c) “dare adeguata informazione della introduzione della funzione di parental control di cui al precedente comma 2 nella pubblicità dei propri servizi, diffusa con qualsiasi mezzo, nonché nelle descrizioni del servizio allegate ai moduli contrattuali o presenti sui propri siti web. La dichiarazione, da parte del fruitore del servizio, di aver ricevuto adeguata preventiva informazione circa la disponibilità della funzione di protezione deve essere oggetto di una specifica clausola contrattuale espressamente e separatamente firmata dall’ utente/ acquirente in sede di stipula del contratto di acquisto”; d) “conformare alle disposizioni del presente provvedimento i servizi ed i relativi contratti in essere alla data di entrata in vigore della presente delibera, prevedendo una adeguata informazione ai propri clienti e specifiche modalità di aggiornamento che consentano l’ accertamento della consegna del codice (pin) di cui al precedente comma 2, al contraente maggiorenne del contratto”. La stessa Deliberazione – che entrerà in vigore il sessantesimo giorno dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (07.12. 2006) – sanziona: “ Il mancato rispetto delle disposizioni di cui alla presente delibera comporta l’applicazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 31 della legge 31 luglio 1997, n. 249”. (Sanzione amministrativa pecuniaria da 20 a 500 milioni, e, in alcuni casi, una somma non inferiore al 2% e non superiore al 5% dell’ultimo esercizio anteriore alla contestazione).
A questo punto, incombe la urgente necessità di altre norme complementari per regolamentare, con altrettanta precisione, anche le “creative inclinazioni artistiche”di ragazzini produttori-interpreti-operatori-registi-distributori (che, armati di cellulare ultima generazione, girano e si passano video splatter per immortalare le loro prodezze) e per accrescere e stigmatizzare rigorosamente le responsabilità delle loro famiglie.
I ‘premurosi’ genitori della serie “mio figlio deve essere sempre raggiungibile”sono ufficialmente avvertiti: regalare e/o far maneggiare l’ ennesimo telefonino al minorenne viene finalmente considerata cosa estremamente seria, ma le succitate disposizioni mancheranno lo scopo se mancherà il preciso supporto della attiva collaborazione nel parental control dei genitori. E questa non è una loro facoltà: è già loro preciso dovere morale e giuridico del quale, in mancanza, prima o poi dovranno rispondere senza attenuanti. E, a giudicarli severamente, prima o poi saranno proprio i loro figli che, magari, si saranno fatti male col giocattolo: perché questi non resteranno sempre ragazzini, maturando troveranno ben altre ragioni per campare (si spera) e sapranno scovare le carenze educative cui imputare inesorabilmente i loro sbagli e fallimenti. E’ solo questione di tempo.”

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