Note a margine n.2

A proposito della corsa all’Eldorado della politica, già nel marzo del 2008 pubblicai queste riflessioni alla buona, fatte in casa…
Parlamento: perché ci si candida? Le parole e i pensieri. Una riflessione di Michele Lamacchia (marzo 2008)

LE PAROLE…
Non volevo proprio, non mi sentivo all’altezza…c’è gente molto più capace di me…più preparata…
Ma, me lo ha chiesto con insistenza un folto gruppo di vecchi amici che da tempo mi onorano dello loro stima e sanno bene come la penso…
Alla fine, non ho potuto sottrarmi: nella vita c’è sempre un momento in cui un uomo deve assolutamente decidere…prendere posizione: non si può sempre restare soltanto alla finestra, guardare, delegare ad altri…
La democrazia esige che, in un paese civile, ciascuno si prenda le sue responsabilità… si impegni…
La politica è una passione civile che coltivo da giovanissimo… in molti conoscono la mia idealità…
Non potere, non personalismi: ma fardello di responsabilità…coraggio di rischiare per gli altri…
La politica deve tendere al bene comune, mirare a tutti gli essere umani con i loro bisogni e le loro necessità…senza clientelismi…altro che casta…
Qualcuno deve pur fare qualcosa per questo Paese, qualcuno deve pur sacrificarsi per la società e il bene collettivo… serve un ricambio, sangue nuovo…
Non possiamo rimanere rintanarci e coltivare soltanto il nostro orticello…
Tanto, se non ci vado io, potrebbe andarci uno peggiore di me…magari animato da ben altre intenzioni …da interessi personali, da tornaconto materiale…
Sarò un utopista, ma sento che in me sono maturati e prevalgono certi ideali insopprimibili, come la giustizia sociale, la vera libertà, la sicurezza, legalità…, per dare risposte concrete alle giuste aspettative della gente…non si può andare avanti così…
Naturalmente, non so se sarò all’altezza…so perfettamente che è un impegno che comporta grande sacrificio, abnegazione, pesanti rinunce…alla carriera, agli affetti familiari…ma posso assicurare che ce la metterò tutta, non importa quello che dovesse costarmi…
Mi accingo a vivere questa esperienza con l’animo umile di chi affronta una vera missione…
Il paese è stanco ormai…ha urgenza di una moralizzazione generale che prenda buon esempio dalla classe politica depositaria di mandato fiduciario affidatole dall’elettorato sovrano…la gente ha bisogno di fatti, progetti concreti e non di parole, di promesse…e le dobbiamo rendere conto…
…I PENSIERI
Ci sono andati tanti asini, perché non io?
E’ una vita che lavoro come una bestia, adesso voglio provarci anche io.
Perché, cos’è che mi manca rispetto a tanti tromboni in circolazione?
Se riesco, mi sistemo a vita. Altro che lotteria.
E, come portaborse, sistemo anche mio cognato o la mia amichetta.
Allontanarsi finalmente da casa…vivere a Roma…livelli di vita che non mi potrei permettere a mie spese…un avvenire per i figli…
Stipendi da favola, prerogative, privilegi, mangiate e bevute mai viste, barbiere, saune, massaggi, etc. tutto a due soldi; ho già fatto qualche conto veloce: A) Indennità parlamentare tipo Presidente di Corte di Cassazione; B) Diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma; C) Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori; D) tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale; E) rimborso spese trimestrale a forfait (da favola) per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio; F) rimborso spese a forfait (da favola) annuo spese telefoniche; G) Assistenza sanitaria, al meglio; H) Assegno di fine mandato (pari all’80 % dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo o frazione non inferiore ai sei mesi); I) Assegno vitalizio. Con tutti gli aumenti automatici per legge. E credito, tanto credito…prestigio, soddisfazioni, rivincite…immunità…trattamenti fiscali particolari…
Club privato. Associazione ex parlamentari con diritto di ingresso e di usufruire dei servizi.
Magari riesco anche io a comprarmi una casa a Roma a quattro soldi, come ha fatto qualche altro…
Il lavoro? Un po’ di teatrino qua e là …qualche intervista, qualche dichiarazione, qualche ospitata in tv…, magari, fondo anche un giornale e prendo altri bei soldini dallo Stato…
Tanto, col sistema elettorale in vigore, l’elezione è soltanto una formalità, in effetti è una vera e propria nomina fatta dal Segretario del partito, basta essergli persona gradita…adepta, ossequiente …io conosco bene il cugino della moglie di…e quello è amico stretto di…lo zio di…responsabile locale del partito…

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5 risposte a Note a margine n.2

  1. Ninni Matera ha detto:

    La questione politica non può prescindere dalla questione morale. Viviamo anni disastrosi non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto per ciò che concerne il vivere civile in una società che non è né giusta né onesta. C’è bisogno di buoni proponimenti che vengano mantenuti. Di politici meno famelici, meno settari, più aperti alle innovazioni e magari anche più coraggiosi e meno intruppati. Ma non basta dare la croce addosso ai politici. Il grande nemico è la corruzione che si annida ovunque: nelle amministrazioni, nei tribunali, nei ministeri, nei giornali, negli enti grandi e piccoli, negli ospedali, negli uffici pubblici, nella scuola, nelle università, nelle forze armate, nella chiesa e via dicendo. Nessuno è in grado di reagire. Siamo costretti, giorno dopo giorno, ad assistere a una caduta verticale dalla quale l’occidente non deve aspettarsi niente di buono. La nostra “civilta” è ormai cotta. Siamo al disfacimento del secondo o terzo o quarto, fate un po’ voi, impero romano. sono certo che dopo di noi c’è solo il secondo “medio evo”.

  2. lela ha detto:

    Bella questa dicotomia tra parole e pensieri e putroppo molto vera e attuale:
    praticamente ” i peggiori uomini fanno le peggiori cose per il grande bene di tutti “.
    Michele, Marcello, la vedo dura per noi poveri mortali che non possediamo il lasciapassare per l’Olimpo … resta la speranza che questo modello di politica si sgretoli sotto il peso della sua stessa corruzione e proprio perchè tutti gli uomini “di buona volontà” non sono più in grado di sopportarlo.

    • Marcello ha detto:

      Sono spiacente ma dissento energicamente da questo pensare alla Politica in terza persona. Come se la Politica fosse materia esclusiva degli addetti ai lavori. La Politica siamo noi! Persino il disinteressarsi di politica è una scelta politica (equivalente al lasciare campo libero alla peggiore politica). Non può esserci politica d’oro in una società di m… e questa politica è altro che la naturale conseguenza di ciò che siamo.
      Il mondo va affrontato per quello che è e non per quello che ci piacerebbe che fosse. In altre parole, bisognerebbe essere costruttivi ed avere il coraggio di “sporcarsi le mani” (sottoponendosi a facili e scontate critiche, segno di illusione di terzietà).

      • Marcello ha detto:

        “questa politica è altro che” si legga: “questa politica non è altro che”

  3. Marcello ha detto:

    … e sin qui siamo, più o meno, tutti d’accordo. Ma il vero punto è: che conclusioni trarre? È questa la sfida del nostro tempo, la sfida a cui sono chiamate le nostre generazioni. Tutti gli uomini “di buona volontà”.
    Visto che la sfida per i nostri Padri è stato il nazi-fascismo… beh, non ci è poi andata tanto male. No?

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